Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei 7 mesi

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei 7 mesi

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei sette mesi. Scopriamo per chi vale la deroga. Facciamo chiarezza.

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei 7 mesi

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei sette mesi. Scopriamo per chi vale la deroga. Facciamo chiarezza.

Il Reddito di Cittadinanza resterà per tutto l’anno 2023: è quanto previsto dalla bozza del Decreto Lavoro che ha modificato i due commi della Legge di Bilancio che hanno introdotto il limite dei sette mesi per i non occupabili. Prima dell’entrata in vigore dell’assegno di inclusione, i beneficiari potranno continuare a percepire il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno 2023, senza alcun limite dei 7 mesi introdotto dalla Legge di Bilancio.

È quanto previsto dalla bozza del Decreto Lavoro che ha modificato i commi della Manovra di Bilancio. La deroga vale solo per le famiglie con i minorenni, over 60 e con i disabili. Prima della scadenza dei 7 mesi dovranno essere presi in carico dai Servizi Sociali.

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei 7 mesi

Reddito di Cittadinanza: per i non occupabili “salta” il limite dei 7 mesi

Addio al Reddito di Cittadinanza con il nuovo Decreto Lavoro: cosa cambia a partire dal 2024?

Il nuovo Decreto Lavoro approvato il primo maggio 2023 rappresenta la svolta dell’addio al Reddito di Cittadinanza. Il Governo Meloni ha revisionato il sussidio economico dal primo gennaio 2024, che si trasformerà in assegno di inclusione. Potranno richiedere la misura economica le famiglie che rispettano i requisiti e sono costituiti da persone appartenenti ad almeno una di queste categorie: over 60, minorenni e disabili. L’ultima bozza del Decreto Lavoro prevede che i parametri ISEE per accedere alla misura economica siano in linea con quelli previsti per la pensione e il reddito di cittadinanza. La soglia è pari a 9.360 euro.

L’ultima versione del testo del Decreto Lavoro introduce una novità e viene stabilito che l’assegno di inclusione possa arrivare a 7.560 euro all’anno nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da:

  • soggetti di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza,
  • persone over 67 anni.

Un’altra importante novità che riguarda il superamento del Reddito di Cittadinanza concerne la definizione dell’offerta di lavoro congrua che, se rifiutata, fa perdere il diritto a percepire la misura economica. A partire dal prossimo anno i beneficiari sono tenuti ad accettare in tutta Italia:

  • un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno;
  • un rapporto a tempo indeterminato o a termine di durata oltre un anno;
  • una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.

Nel caso in cui il beneficiario ricevesse un’offerta di contratto inferiore ad un anno, il luogo di lavoro non deve essere distante più di 80 km dalla propria residenza.