Limiti sul contante: si cambia ancora, ecco a quanto verrà innalzato

Limiti sul contante: si cambia ancora, ecco a quanto verrà innalzato

Limiti sul contante: si cambia ancora, ecco a quanto verrà innalzato

È  stato uno dei primissimi cavalli di battaglia del nuovo governo di destra: l’aumento del limite al contante. C’è chi ha parlato di “arma di distrazione di massa”, ma comunque la si pensi, adesso la decisione è stata presa.

Il Decreto Aiuti-quater, il primo a firma del del Governo Meloni, alza il valore a partire del quale non si può pagare in contanti: da gennaio 2023 il tetto sale a 5 mila euro. Ovvero si può pagare in contanti tutto quello che costa fino a quella cifra, dopo di che tutto quello che costa di più si può pagare soltanto con strumenti di pagamento tracciabili.

Limiti sul contante: si cambia ancora, ecco a quanto verrà innalzato

Limiti sul contante: si cambia ancora, ecco a quanto verrà innalzato

A inizio 2022 c’era stata una nuova stretta all’uso del contante: il limite era stato fissato a 1000 euro. Lo scopo era incentivare il ricorso alle forme di pagamento elettronico, ovvero carta di credito e affini.

In concreto fino al 31 dicembre 2022 dai duemila euro in su si dovranno usare solo strumenti di pagamento diversi dal contante. Dopo di che, dal primo gennaio 2023, il limite salirà a 5 mila.

La ratio di limitare il ricorso al contante è evidentemente quella di limitare al massimo il ricorso al nero, il che in un Paese con un’evasione fiscale rampante come l’Italia non è un discorso per nulla ozioso.

Bisogna ampliare al massimo, invece, il ricorso a pagamenti tracciabili come può essere il Pos, che come si sa si usa tramite carta e pin.

Un incentivo per i commercianti potrebbe essere quello di abbassare al minimo i costi delle transazioni, anche se dal 30 giugno 2022 sono finalmente arrivate le sanzioni per i negozianti che si rifiutano di accettare pagamenti con carta e bancomat.

In altri Paesi si paga con carta anche il caffè, perché non anche da noi?