In questi casi anche col semaforo è verde la colpa è tua. Occhio alla batosta
Diciamo la verità, noi automobilisti responsabili e prudenti ci sentiamo del tutto nel giusto quando attraversiamo un incrocio col verde. Abbiamo il verde, ergo possiamo, anzi dobbiamo, passare.
La cosa è vera nel 99 per cento dei casi. Il problema è che nel restante un per cento può succedere che un pedone distratto attraversi sulle strisce col rosso (il rosso per lui) e che un automobilista troppo sicuro del fatto suo lo arroti dopo essere passato col verde.
Beh, obietterete voi, dov’è il problema? L’automobilista è passato col verde, mentre il pedone aveva il rosso: la colpa è del pedone e amen.
In questi casi anche col semaforo è verde la colpa è tua. Occhio alla batosta
Mica vero. In un caso che si è svolto esattamente come abbiamo descritto (una signora distratta finita sotto una macchina passata col verde) l’automobilista si è visto condannare dal giudice al risarcimento dei danni inflitti alla signora.
Questo perché, ha detto il giudice, se il pedone attraversa sulle strisce (e pare di capire anche se non attraversa sulle strisce) l’automobilista ha il dovere di farlo passare in ogni caso, anche se ha il semaforo verde dalla sua.
In altre parole, quando ci si avvicina a un incrocio occorre sempre porre la massima attenzione. Anche quando siamo sicuri che il semaforo ci dà ragione. Questo perché, come si accennava per la legge i pedoni hanno sempre ragione… anche quando hanno (tecnicamente) torto.
Ovviamente in questo caso particolare si parla “soltanto” di risarcimento danni e non anche di multa, perché in effetti a norma del codice della strada l’automobilista non ha sbagliato manovra.
La condanna è per i danni fisici subiti dalla imprudente signora in seguito all’urto con la macchina.
Al Sud hanno un’espressione molto azzeccata per tutto questo: cornuto e mazziato.
