Quali sono i diritti dei consumatori sulla spiaggia pubblica? Sono legittimi i divieti che troviamo a volte nelle spiagge pubbliche? Scopriamolo insieme.

Diritti dei consumatori sulle spiagge pubbliche: cosa devi sapere

Diritti dei consumatori sulle spiagge pubbliche: cosa devi sapere

Quali sono i diritti dei consumatori sulla spiaggia pubblica? Sono legittimi i divieti che
troviamo spesso nelle spiagge pubbliche? Scopriamolo insieme.

Diritti dei consumatori sulle spiagge pubbliche: cosa devi sapere

Diritti dei consumatori sulle spiagge pubbliche: cosa devi sapere

L’estate 2022 è già iniziata con il caldo afoso, e si dice che quest’anno il mare sarà ancora più
salato… Anche a livello economico purtroppo.
Ad esempio in Puglia, e nelle Maldive del Salento, precisamente a Pescoluse un lido ha
raggiunto la cifra di 1.500€ al giorno per poter stare sotto l’ombrellone con due lettini,
costerà circa il 13% in più rispetto a prima.
Da quest’estate purtroppo in uno stabilimento balneare medio, le tariffe saranno tra i 25 e i
30€ giornalieri, quindi a questo punto conviene utilizzare le spiagge libere, che sicuramente
saranno anche meno stressanti.
Spesso cercando su internet si trovano delle vere e proprie spiagge da sogno, quasi
paradisiache, come lidi pubblici o cale molto attrezzate, con un mare limpidissimo, ma come
funziona questo tipo di balneazione?
Innanzitutto la spiaggia è un bene pubblico ed è di appartenenza del demanio, ma che cos’è
il demanio?
È un complesso di beni immobili, relativi ai soggetti dell’amministrazione pubblica e che
sono destinati all’utilizzo gratuito e diretto dalle generalità dei cittadini.
Secondo le norme del diritto pubblico, le spiagge non sono formate solo da quei tratti di terra
vicini al mare, ma anche di tutta la zona alluviata che è nata per via del movimento
geologico per la retrocessione del mare.

Spiaggia libera: come è regolamentata?

La spiaggia pubblica è regolamentata ai sensi dell’articolo 822 del Codice Civile e
dell’articolo 28 del Codice della navigazione, e incide nel territorio marittimo di proprietà del
demanio dello Stato.
L’accesso alla battigia è gratuito ed è sempre consentito, anche se di trova in presenza di
uno stabilimento balneare, lo stabilisce la legge del 27 dicembre 2006, n.296, articolo 1,
comma 251, che dice viene fatto: “obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero
e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area compresa
nella concessione, anche al fine di balneazione”, invece la legge del 15 dicembre 2011,
n.217, articolo 11, comma 2, conferma che: “in assoluto, il diritto libero e gratuito di accesso
e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”.
Dall’ultimo Report risalente al 2021 di Legambiente riguardo alle spiagge, è stato osservato che oltre il
50% delle aree costiere sabbiose è sottratto all’utilizzo libero e gratuito, però non si conosce il
numero preciso di quante siano le spiagge libere in Italia.