Vecchie 5 lire: non sbarazzartene, se hai questa vale quanto una casa

Vecchie 5 lire: non sbarazzartene, se hai questa vale quanto una casa

Vecchie 5 lire: non sbarazzartene, se hai questa vale quanto una casa

Sempre più esperti di numismatica sono alla ricerca di monete rare e preziose. Può capitare di trovare in qualche cassetto o in qualche portafoglio le banconote e le monete in lire. Tra le migliori monete più ricercate c’è la moneta da 5 lire italiane, che ha caratterizzato la storia del nostro Paese. Ecco quanto può valere una moneta da 5 lire rara e preziosa.

Soppressa in gran parte d’Italia durante la Restaurazione, fu reintrodotta nel 1861 con l’unificazione monetaria del paese. Dopo la Prima Guerra Mondiale, la moneta da 5 lire viene coniata in argento dal 1926 al 1941 con un peso di 5 grammi e con un diametro di 23 mm. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, sono state coniate monete da 5 lire in Italma da 26,7 mm e 2,5 grammi. Scopriamo quali sono gli esemplari dal valore più alto in assoluto!

Vecchie 5 lire: non sbarazzartene, se hai questa vale quanto una casa

Vecchie 5 lire: non sbarazzartene, se hai questa vale quanto una casa

Moneta 5 Lire: dal Regno d’Italia alla Repubblica d’Italia

La prima moneta da 5 lire è stata coniata da Napoleone due anni dopo la sua incoronazione a Re d’Italia. Questa moneta è stata coniata ufficialmente fino al 1814. Successivamente, è stata coniata la moneta 5 lire a nome di Vittorio Emanuele II: ne sono state coniate diverse serie, tra cui Stemma d’Oro, Firenze, Stemma (1861 – 1878).

Successivamente sono state coniate le monete da 5 lire a nome di Umberto I: Testa Piccola (1878 e 1879). Esistono diverse monete coniate a nome di Vittorio Emanuele III con il valore di 5 lire: Aquila sabauda (1901), Cinquantenario (1911), Quadriga briosa (1914), Aquilotto (1926–1930), Fecondità (1936 – 1937). In epoca repubblicana sono state coniate le monete da 5 lire UVA e Delfino.

Per quanto riguarda le 5 lire repubblicane, possiamo annoverare tra le più rare la 5 lire “Uva” del 1947 (quasi 2.000 euro se in fior di conio) e la 5 lire “Delfino” del 1956 (fino a 3.500 euro sempre se in FDC), ma quali sono le 5 lire che raggiungono un valore ancora superiore? Bisogna andare un po’ più indietro nel tempo, all’epoca della monarchia.

Monete da 5 lire: queste sono tra le più ricercate

Moneta da 5 lire “Vittorio Emanuele II”. Credit foto Wikipedia

Ci sono diverse monete da 5 lire coniate a nome di Vittorio Emanuele II che potrebbero valere una fortuna, se ben conservate, una su tutte la moneta 5 lire in argento “Vittorio Emanuele II Stemma” che è stata coniata dal 1861 al 1878. Sul diritto è raffigurata la testa nuda del re volto a sinistra e sul rovescio è raffigurato lo stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell’Annunziata.

La moneta da 5 lire del 1873 in argento che come scrivevamo è distinguibile dalla raffigurazione della testa nuda del re volto a destra e lo stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell’Annunziata ha avuto una tiratura estremamente ridotta in quest’anno, e se si è in possesso di un esemplare del genere in perfetto stato di conservazione, si possono raggiungere i 22.000 euro di quotazione secondo le stime dei siti numismatici più autorevoli.

La 5 lire che vale più di 100.000 euro

Esiste una moneta da 5 lire nota come “Vittorio Emanuele III Aquila Sabauda” che oltre ad essere la 5 lire dal valore più alto in assoluto è una delle monete in lire più rare di sempre. Venne coniata in argento nel 1901 in pochissimi esemplari ed è distinguibile dalla effigie di Vittorio Emanuele III, mentre dall’altro lato possiamo trovare un aquila stilizzata con in testa una corona.

Esemplari in fior di conio di una moneta simile hanno perizie che si aggirano oltre i 100.000 euro di valore.