Vai a dormire tardi? Ecco cosa accade alla tua glicemia. Lo studio

Vai a dormire tardi? Ecco cosa accade alla tua glicemia. Lo studio

Vai a dormire tardi? Ecco cosa accade alla tua glicemia. Lo studio

Questi studi apparsi sull’autorevole portale “Diabetologia” portano alla luce cosa accade al nostro organismo se andiamo a dormire dopo una determinata ora, infatti riposare poco e male influirebbe sul metabolismo, ed in particolar modo sui livelli di glicemia, infatti anche il sonno interrotto porterebbe disagio alla normalizzazione dei livelli di glicemia nel sangue in seguito alla digestione.

Vai a dormire tardi? Ecco cosa accade alla tua glicemia. Lo studio

Vai a dormire tardi? Ecco cosa accade alla tua glicemia. Lo studio

Queste scoperte sono frutto di un indagine portata a termine su di un campione di 2500 volontari che per due settimane hanno indossato al polso di notte un rilevatore di glicemia ed un rilevatore dei livelli di qualità del sonno, i ricercatori hanno prescritto a tutti i partecipanti un menù fisso con tanto di colazione ricca di fibre e carboidrati per vedere l’effetto su un ampio spettro di campioni.

Lo studio ha portato alla luce come un riposo prolungato e continuativo posso abbassare i livelli di glicemia nel sangue – anche a seguito di pasti ad alto contenuto calorico. Va sottolineato che la glicemia, se sempre alta nel paziente, può portare all’insorgere di problemi come il diabete di tipo 2 a ad altri problemi metabolici che vanno ad influire anche sul sistema immunitario, generando con più facilità possibili problematiche cardiache.

Lo studio dunque offre un quadro completo in merito a quanto la qualità del nostro sonno notturno possa essere determinante al fine di poter mantenere un ottimo stato di salute, influendo in maniera incisiva sul metabolismo. Altro fattore essenziale è quello di migliorare il proprio stile di vita non solo per la qualità del sonno, ma anche con un’alimentazione regolare, senza eccessi di carboidrati a partire da una colazione più sana escludendo quanto più è possibile gli zuccheri industriali ed i carboidrati complessi, andando a ricercare il fabbisogno mattutino di carboidrati semplici in alimenti più sani come frutta, avena e avocado.