Tassa sul prelievo bancomat in arrivo. Possibile stangata di natale

Tassa sul prelievo bancomat in arrivo. Possibile stangata di natale

Come ben sappiamo, la maggior parte degli istituti di credito offre l’opportunità di prelevare, sia dai propri sportelli, che dagli sportelli di altri istituti le somme di denaro che ci occorrono dai nostri conti correnti. Se il prelievo di denaro lo effettuiamo allo sportello della nostra banca, la commissione sarà molto bassa – o in alcuni casi, inesistente; ma se ci rechiamo presso l’atm di un altro istituto di credito, i costi saliranno, in quanto sono previste le commissioni, che, a grandi linee sono un costo fisso tuttavia al momento accettabile. La situazione in merito a quest’ultimo scenario potrebbe cambiare ben presto, vediamo il perché.

Tassa sul prelievo bancomat in arrivo. Possibile stangata di natale

Tassa sul prelievo bancomat in arrivo. Possibile stangata di natale

L’anno nuovo che, oramai sta per arrivare, sembra partire col piede sbagliato per quanto riguarda il pagamento delle tariffe sui prelievi. È di fatti sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust un progetto di riforma richiesto da Bancomat s.p.a. inerente ai costi del prelievo di denaro contante. Se l’organo preposto al controllo dovesse dare l’ok alle modifiche, potremmo ritrovarci molto presto in una situazione di aumenti dei costi, altalenanza di tariffe tra istituti di credito ed incertezza.

A grandi linee il progetto di modifica si basa  sul cambio di gestione delle tariffe di prelievo, che finora è sempre stato contrattualizzato dalle banche, ma se dovessero andare in porto i cambiamenti, queste tariffe verrebbero stabilite dal proprietario dell’atm che per l’appunto è Bancomat s.p.a.. La proposta di modifica è stata motivata da Bancomat s.p.a. per “ottimizzare i costi e trasparenza per gli utenti”, ma si rischia di ritrovarci con un effetto esattamente contrario. L’ultimo baluardo che può impedire questa dubbiosa modifica è l’Antitrust che, in seguito a controlli accurati potrebbe bocciarla. Ma abbiamo i nostri dubbi vista la forte tendenza degli ultimi tempi ad incentivare l’utilizzo della carta di credito per i pagamenti, con la chiara intenzione da parte dello stato di intraprendere iniziative che vanno a scoraggiare proprio l’impiego di contanti.

 

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