Ritirato questo lotto di acqua minerale assolutamente da Non bere

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Il Ministro della salute ha richiamato dell’acqua minerale che in seguito a controlli è risultata essere addirittura potenzialmente rischiosa per la salute dei consumatori. Attraverso una scheda tecnica sul sito del Ministero è possibile individuare in maniera inequivocabile il prodotto in questione.

Ritirato questo lotto di acqua minerale assolutamente da Non bere

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Il motivo del richiamo è molto serio, ed è stato chiesto il ritiro immediato da tutti i punti vendita in questione, supermercati e botteghe che normalmente distribuivano il prodotto. Chi ne fosse in possesso è pregato di restituire il prodotto presso il locale commerciale più vicino anche se sprovvisti di scontrino per ottenere un rimborso. Il marchio oggetto del ritiro è “acqua minerale naturale Claudia”

Il produttore è acqua Claudia srl, e lo stabilimento riproduzione è situato nella zona Laziale di Anguillara Sabazia, provincia di Roma. Il motivo del richiamo sembra essere la presenza del batterio Staphylococcus aureus potenzialmente pericoloso per l’uomo, ecco perché è assolutamente sconsigliato consumare il prodotto.

Lotto e cadenza del prodotto ritirato

Per riconoscerlo in modo adeguato il Ministero ha riportato anche il numero di lotto in questione L21191 come scadenza fissata per il 29/03/2023. Il lotto in questione identifica bottiglie d’acqua di mezzo litro.

Ma l’allerta coinvolge anche un altro lotto, L21111 con scadenza il 21/04/2023. Il batterio Staphylococcus aureus è in grado di resistere all’acqua potabile, e la concentrazione di cloro al di sotto della soglia consentita, favorisce la crescita di questo batterio.

In genere non causa gravi conseguenze se ingerito nelle persone che non hanno patologie, al contrario però nei soggetti fragili può provocare diverse reazioni avverse quali polmoniti, meningiti, osteomieliti ed endocarditi.

Purtroppo il fenomeno delle acque contaminate è molto frequente, uno studio portato avanti in Brasile ha sottolineato come la presenza di batteri sia presente nel 83% delle bottiglie utilizzate dai consumatori; e proprio lo Staphylococcus aureus è stato riscontrato nel 27% delle bottiglie, mentre il rimanente 17 indica la presenza di E.coli.