Restituzione bonus 200 euro: chi doveva rinunciare e perché

Restituzione bonus 200 euro: chi doveva rinunciare e perché

Restituzione bonus 200 euro: chi doveva rinunciare e perché

Esistono alcuni casi dove il bonus da 200 euro va restituito. L’Inps di fatto lo andrà ad elargire riservandosi poi di recuperarlo in alcuni casi specifici. Andiamo a scoprire tutto all’interno dell’articolo.

Restituzione bonus 200 euro: chi doveva rinunciare e perché

Restituzione bonus 200 euro: chi doveva rinunciare e perché

Esistono dei casi in cui il famoso bonus da €200 va restituito al mittente. Sarebbe da evitare in tutti i casi di farselo versare sul conto per evitarne la restituzione, ma purtroppo l’INPS ha già fatto sapere che il bonus-anticrisi – così rinomato dall’opinione pubblica – potrebbe essere erogato di default ad un’ampia platea di persone per poi controllarne solamente in un secondo momento il diritto alla percezione dello stesso.

Il famoso bonus una tantum voluto dal Governo Draghi per far fronte alle difficoltà economiche del momento, se non in tutto ma sicuramente in parte potrebbe essere un valido aiuto concreto per migliaia di famiglie allo sbando data la crisi economica-sociale. Il Decreto Aiuti dunque vedrà i suoi effetti a partire dal mese di luglio appena avviato, infatti lavoratori, pensionati e percettori di Reddito di cittadinanza potranno ottenere il bonus sulla mensilità della busta paga di luglio, quindi nel mese di Agosto. Per averlo, le categorie appena citate dovranno compilare un’autocertificazione da inviare al datore di lavoro.

Altre categorie di lavoratori interessate ed eventuale restituzioni

Per quanto riguarda lavoratori stagionali, lavoratori domestici e dello spettacolo la richiesta andrà recapitata direttamente all’INPS. Queste categorie però dovranno pazientare un po’, perché riceveranno il bonus da Ottobre. l’INPS in merito ai controlli da effettuare per confermare il diritto al sostegno una tantum ha fatto già sapere che il contributo sarà erogato, e solo successivamente saranno effettuati i dovuti controlli per quanto riguarda il reddito dei lavoratori ,che non deve superare la soglia massima annua di €35.000, e di non aver ricevuto il bonus da due datori di lavoro contemporaneamente, proprio perché si tratta di un aiuto una tantum. Se quindi all’atto dei controlli le credenziali non dovessero essere confermate, il bonus andrà restituito.

Riportiamo le parole citate nell’ultima circolare INPS: “l’Ente erogatore procede alla verifica della situazione reddituale e, in caso di somme corrisposte in eccedenza, provvede alla notifica dell’indebito entro l’anno successivo”.