Rendimenti oltre il 5% investendo in Obbligazioni di Poste italiane. Vi dimenticherete dei buoni fruttiferi

Rendimenti oltre il 5% investendo in Obbligazioni di Poste italiane. Vi dimenticherete dei buoni fruttiferi

Rendimenti oltre il 5% investendo in Obbligazioni di Poste italiane. Vi dimenticherete dei buoni fruttiferi

Dopo i buoni fruttiferi 5 x 5 di Poste Italiane che, tra le varie soluzioni in merito ai buoni di Poste da noi consigliate sono – a nostro avviso – i più vantaggiosi, con una durata di 25 anni massimo, con un rendimento del 1,5%, vi parliamo di un altro prodotto di Poste Italiane, e, più dei buoni, ad oggi sembra essere ancor più produttivo. Stiamo parlando delle obbligazioni di Poste Italiane che ad oggi fruttano il 5%

Rendimenti oltre il 5% investendo in Obbligazioni di Poste italiane. Vi dimenticherete dei buoni fruttiferi

Rendimenti oltre il 5% investendo in Obbligazioni di Poste italiane. Vi dimenticherete dei buoni fruttiferi

Analizziamo i dettagli della proposta d’investimento: l’anno scorso poste ha emesso delle obbligazioni perpetue  ossia, senza una scadenza figurativa e con cedola fissa fissata al 2,625 % fino al 24 giugno del 2029.

Il bond ieri quotava 85,68 centesimi, scambiato alla borsa di Lussemburgo, ma facciamo i calcoli se le obbligazioni in questione fossero rimborsate tra 8 anni con il tasso attuale ci sarebbe un rendimento lordo del 5,36% e netto del 3,97%, la tassazione per questo prodotto è pari al 26% .

Ad oggi sembra evidente che il mercato stia scontando il mancato reset riguardante il bond perpetuo previsto per il 2029. Se questo fosse confermato si passerebbe ad un periodo di 8 anni e 3 mesi.

I buoni fruttiferi postali per un periodo simile offrono pertanto l’ 1,75%. Comunque da oggi nessuno può garantire che nel 2029 non ci sarà il rimborso, ciò dipenderà dalle condizioni del mercato in quel momento, e sarà Poste italiane a valutare se continuare a pagare le obbligazioni delle cedole perpetue o se fare diversamente.

Nel caso in cui il rimborso non ci fosse nel 2029, si proseguirebbe fino al 2034 con una cedola di 5 anni maggiorata di 267,7 punti di base.

Se poi alla seconda data di reset se neanche dovesse avvenire il rimborso, si aumenterebbe ancora dello 0,25% e alla terza data di reset previsto per 2049 si arriverebbe lo 0,75%.

Nel caso in cui lo scenario dei mercati dovesse rimanere invariato (da prendere con le pinze), la cedola variabile si attesterà intorno al 3,40% da una forbice che va da giugno 2029 fino al 2034. A giugno 2034 quindi si avrebbe un rendimento del 5,30 % lordo.