Poste dovrà rimborsare questi vecchi buoni fruttiferi, ecco di quali edizione si tratta
Poste Italiane SPA a seguito di un lungo braccio di ferro con un’ampia fetta di risparmiatori dovrà procederà a rimborsare una determinata platea di essi. Scopriamo l’antefatto e l’evoluzione dei fatti nelle prossime righe.
Poste dovrà rimborsare questi vecchi buoni fruttiferi, ecco di quali edizione si tratta
I risparmiatori italiani hanno sempre investito sui buoni postali fruttiferi, ovvero prodotti di gestione del risparmio postale garantiti dallo Stato. In un periodo caratterizzato dall’aumento del tasso di inflazione e di perdita di potere d’acquisto, gli investitori italiani puntano sui Buoni Fruttiferi Postali, che hanno tassi di rendimento medio-bassi. I Buoni Fruttiferi Postali non prevedono costi di rimborso e di sottoscrizione e i guadagni sono soggetti a tassazione ridotta di 12,5 punti percentuali.
Investire in Buoni fruttiferi Postali: come ottenere il massimo tasso di rendimento?
Per ottenere il massimo tasso di rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali è necessario detenerli fino alla scadenza, altrimenti si perde la quota di interessi maturata. Per sottoscrivere i buoni fruttiferi postali è necessario accedere all’Applicazione di Poste Italiane SPA o recarsi presso un ufficio postale. Poste Italiane ha distribuito milioni di titoli fruttiferi ai risparmiatori, che cercavano di ottenere rendimenti a lungo termine attraverso la maturazione della quota di interessi sugli investimenti.
Buoni Fruttiferi Postali: il continuo “braccio di ferro” tra Poste Italiane e risparmiatori
Nel corso degli anni abbiamo assistito a tantissimi ricorsi e battaglie legali tra risparmiatori e Poste Italiane SPA. Spesso e volentieri le liti giudiziarie si sono concluse con la vittoria dei risparmiatori e con la condanna di Poste Italiane SPA a risarcire i titolari dei buoni fruttiferi postali. I Giudici di Pace hanno sempre deciso di pronunciarsi a favore dei risparmiatori.
Poste Italiane SPA sanzionata dall’Antitrust
Tra il 1986 e il 1995 Poste Italiane SPA ha emesso obbligazioni della serie Q, sovrapposte a quelle della serie P, con un rendimento significativamente inferiore. I risparmiatori e detentori dei titoli obbligazionari hanno ricevuto rimborsi di gran lunga inferiori rispetto a quanto promesso in sede di sottoscrizione dell’investimento.
Tantissimi utenti e risparmiatori hanno iniziato a protestare contro Poste Italiane SPA, che ha mostrato inadeguatezza nel flusso comunicazionale con la propria clientela. Poste Italiane SPA dovrà liquidare e rimborsare 400 milioni di euro agli utenti dato che risultano scaduti o prescritti 350.000 buoni fruttiferi. L’Antitrust è intervenuta sanzionando Poste Italiane SPA irrogando una multa pari a 1,4 milioni di euro per non aver fornito informazioni significative ai propri clienti.