Occhio agli autovelox invisibili: la beffa arriva dove non te l'aspetti

Occhio agli autovelox invisibili: la beffa arriva dove non te l’aspetti

Occhio agli autovelox invisibili: la beffa arriva dove non te l’aspetti

Occhio agli autovelox invisibili: viaggiano a bordo di altre auto. Gli autovelox cosiddetti invisibili sono ovviamente uno strumento molto efficace per cogliere in flagrante chi non rispetta i limiti di velocità.

Occhio agli autovelox invisibili: la beffa arriva dove non te l'aspetti

Occhio agli autovelox invisibili: la beffa arriva dove non te l’aspetti

Come è facile desumere dalla definizione, non è agevole accorgersene. Il motivo è presto detto: non stanno ai bordi della strada, piazzati lì da una pattuglia della municipale, come accade di solito, ma viaggiano a bordo di anonime auto “civetta” dei vigili urbani o della stradale.

Si tratta di un nuovo tipo di dotazione, escogitata evidentemente con lo scopo di cogliere sul fatto i trasgressori senza che questi possano avere il minimo sentore della “trappola” che gli viene tesa.

In buona sostanza il pubblico ufficiale che siede al fianco del guidatore può puntare lo strumento su ogni veicolo che precede per accertare se chi guida sta rispettando o no i limiti di velocità previsti per quel tratto di strada.

È chiaro che l’efficacia di questo relativamente nuovo strumento è affidata al fatto che chi precede non deve potersi accorgere della faccenda.

Ma la Cassazione dice che…

Questo però è destinato a cambiare, perché (come spesso in Italia: fatta la legge, trovato l’inganno) la suprema Corte di Cassazione con ordinanza apposita ha stabilito che gli autovelox, anche quelli “invisibili”, devono essere segnalati, cioè in altre parole ha stabilito che non possono esserci autovelox invisibili.

Se la macchinetta non è segnalata (si immagina con avvisi tipo “Nei prossimi due chilometri controllo della velocità tramite autovelox mobili”…), infatti, l’eventuale multa può essere annullata, previo ricorso del guidatore sanzionato.

Più precisamente, la Cassazione ha stabilito che l’obbligo di segnalare e rendere visibili i controlli di velocità deve valere per tutti i “velocimetri” (insomma, misuratori di velocità), anche quelli eventualmente montati su autoveicoli e capaci di funzionare quando il mezzo sta circolando.

Come si capisce bene, è una decisione molto importante. Per la suprema Corte gli automobilisti devono esser informati anche sugli autovelox invisibili, come è già il caso per quelli di vecchio tipo.

Tutti “salvi” quindi? Beh, mica tanto: sono in corso dei test per poter rilevare la velocità di un veicolo anche da un chilometro di distanza…