Monete in lire: se hai una 5 lire così, supera i 100.000 euro di valore

Monete in lire: se hai una 5 lire così, supera i 100.000 euro di valore

Monete in lire: se hai una 5 lire così, supera i 100.000 euro di valore

Vi ricordate le famose 5 lire? Ne esiste una edizione rarissima e particolare che può anche superare il valore di 100.000€. Vediamo di quale si tratta all’interno dell’articolo di oggi, magari scoprite di averne una abbandonata in qualche vecchio cassetto!

Monete in lire: se hai una 5 lire così, supera i 100.000 euro di valore

Monete in lire: se hai una 5 lire così, supera i 100.000 euro di valore

Alcuni sognano di averle, mentre altri cercano di concretizzare il sogno andandole a cercare in soffitta o in un vecchio baule della nonna, oppure in qualche asta per appassionati del mondo della numismatica.

Se avete queste vecchie 5 lire di cui parleremo adesso, custoditele bene perché valgono davvero molto in termini economici, fate attenzione a non farvele sottrarre per alcun motivo visto che sono una vera e propria fortuna. Iniziamo dal menzionare gli esemplari più rari e di valore del periodo della Repubblica. 

5 lire “uva”, l’esemplare dal valore più alto

Di questo conio che vide la luce nel lontano 1946, l’esemplare dal valore più alto è quello inerente all’annata successiva, quella del 1947. Questa annata fu nota per una tiratura davvero bassa di questa moneta, il che la rende rara e ricercata. Una moneta in fior di conio da 5 lire “uva” del 1947 in perfette condizioni vale quasi 2.000 euro.

5 lire “delfino” o “aratro”, l’esemplare dal valore più alto

Questa moneta, fu coniata nel 1951 per rimpiazzare la precedente 5 lire “uva”. Degno di nota, l’anno 1956 di questa moneta; di fatti anche per questa versione, in questo anno vi fu una tiratura estremamente bassa. Una moneta da 5 lire “delfino” in fior di conio del 1956 è quotata dai siti di riferimento nel settore numismatico a 3.500 euro

L’esemplare da 5 lire più raro: la 5 lire 1901 Vittorio Emanuele III

Stiamo parlando della moneta da 5 lire del Regno D’Italia, è stata coniata nel 1901 in argento 0,900, il suo peso è di 25 grammi e ha un diametro di 37 millimetri, è stata coniata in pochissimi esemplari – circa 114 dalla Zecca di Roma – e da quello che riportano alcuni siti specializzati si trattava più che altro di un test piuttosto che di una reale emissione, che sarebbe servita per riscontrare che impressione avrebbe fatto il viso del nuovo sovrano e dei vari simboli dei Savoia che venivano raffigurati su questa moneta larga quanto lo Scudo. 

Esempio di 5 lire Vittorio Emanuele III. Credit: Adobe

La storia che si cela dietro questa annata della moneta è un po’ bizzarra: come riportato anche da Wikipedia, solo 114 esemplari sono stati emessi dalla zecca come test, ma 2 campioni rimasti al museo di quest’ultima sembrano essere scomparsi e mai più trovati. 

Questa moneta coniata nel 1901 su di un verso ha raffigurato il profilo che guarda verso sinistra del sovrano  Vittorio Emanuele III, con intorno il suo nome e sotto il collo invece troviamo il nome dell’autore di questa moneta (Speranza), invece sull’altro lato ci sono i simboli risalenti alla famiglia Savoia – e cioè l’aquila sabauda e il nodo- ritroviamo poi la dicitura Regno D’Italia, l’anno in cui è stata coniata, e infine il valore nominale della moneta e il simbolo “R” (Zecca di Roma).

Una moneta da 5 lire con anno di conio 1901 è in generale una delle monete in lire più rare in assoluto, e se in condizioni splendide (SPL) ha un valore stimato di 50.000€, se invece è in Fior Di Conio il valore lieviterebbe addirittura tra 90.000 e i 110.000 euro secondo le quotazioni dei portali numismatici più autorevoli. Non vi resta dunque da controllare se l’avete in casa o in qualche vecchio cassetto del nonno dimenticato.

Se ti può interessare, abbiamo parlato anche di mille lire rare a questo indirizzo. Buona lettura!