Liti pendenti col Fisco: ok al pagamento rateale per questi debiti
L’articolo 1 commi 186-205 Legge di Bilancio 2023 è dedicato alla chiusura delle liti pendenti ed all’applicazione dell’istituto del lieve inadempimento. Le controversie attribuite all’Agenzia delle Entrate ed all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che sono pendenti alla data del primo gennaio 2023 possono essere oggetto di definizione con il pagamento di un importo pari al valore della controversia. La definizione delle controversie può essere effettuata su istanza del soggetto che ha proposto l’atto introduttivo del giudizio.
Liti pendenti col Fisco: ok al pagamento rateale per questi debiti
Nel caso in cui il ricorso sia pendente, la definizione della controversia può essere definita con il pagamento del 90% del valore della controversia fiscale. Le controversie possono essere definite con il pagamento del 40% o del 15% nel caso di soccombenza nella pronuncia giurisprudenziale non cautelare.
Le controversie fiscali sono definite con il pagamento del 5% del valore della controversia nel caso di soccombenza nella pronuncia di gradi precedenti dal primo e dal secondo. Nel caso di controversia fiscale relativa esclusivamente alle sanzioni collegate ai tributi cui si riferiscono, per la definizione non è dovuto alcun importo relativo alle sanzioni.
Definizione agevolata delle controversie fiscali: quali sono i casi di esclusione?
Sono escluse dalla definizione agevolata le controversie relative alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 ed alle somme previste dall’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio.
Definizione agevolata delle controversie fiscali: come si perfeziona?
La definizione agevolata delle controversie fiscali si perfeziona con la presentazione dell’istanza e con il pagamento degli importi dovuti entro il 30 giugno 2023. Il pagamento rateale è applicabile anche agli importi dovuti eccedenti i 1000 euro.
Il numero massimo delle rate trimestrali da pagare è fissato in 20 di pari importo. Il pagamento decorre dal primo aprile 2023 ed il versamento delle rate avviene entro il 30 giugno 2023, il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno. Gli interessi legali sono dovuti sulle rate successive alla prima rata. È esclusa la compensazione prevista dall’articolo 17 del Decreto Lgs. n. 241/1997. Nel caso di pagamento rateale è necessario presentare la domanda e procedere con il pagamento degli importi dovuti. Nel caso in cui non ci sia alcun importo da versare, è necessario procedere con la presentazione della domanda.
