Investire: ecco come raddoppiare la somma investita con Poste
Oggi andremo a prendere in analisi un particolare buono fruttifero che Poste Italiane mette a disposizione dei suoi clienti. Si tratta di un interessante soluzione che consente di raddoppiare il capitale investito sul medio-lungo termine. Scopriamo tutto nelle prossime righe!
Investire: ecco come raddoppiare la somma investita con Poste
Come molti di voi sicuramente sapranno, Poste Italiane nell’ultimo periodo ha rivisto al rialzo gli interessi su molti prodotti di investimento e risparmio quali libretti e buoni fruttiferi postali.
Per tutti coloro che cercano una forma di risparmio garantita dalla sicurezza di Cassa Depositi e Prestiti ma non vogliono che il proprio investimento frutti poco, oggi siete nell’articolo giusto! Quello di cui andremo a parlare è il buono fruttifero che garantisce gli interessi più alti della gamma, ma è vincolato ad alcune condizioni, vediamo quali.
Raddoppiare i risparmi con un buono fruttifero postale al 4,5%
Il buono fruttifero dedicato ai minori è lo strumento di Poste che offre gli interessi maggiori al momento che stiamo scrivendo, parliamo del4,5% a scadenza. Come il nome suggerisce, questo buono fruttifero necessita di avere come intestatario un minorenne.
Facciamo un esempio su un ipotetico investimento di 10.000 euro su questo buono fruttifero ad un nascituro in data odierna; al conseguimento del diciottesimo anno d’età si andranno a riscuotere 20.432,94 euro, non male, no?
Buoni fruttiferi: la soluzione migliore in assenza di minori intestatari
Nel caso vi fosse impossibilità di intestare un buono ad un minore, la scelta migliore resta il buono fruttifero 4×4 che, coi suoi interessi al 3% alla fine del sedicesimo anno, offrirà la possibilità di incassare sul nostro investimento di 10.000 euro una somma pari a 15.291,18 euro. Gli interessi di certo non sono quelli del buono dedicato ai minori, ma è comunque un’ottima soluzione per tenere fermi e al sicuro i risparmi andando inoltre a generare una discreta rendita.
