Errori in fase di compilazione 730: come rimediare per non perdere i rimborsi
Come possiamo rimediare ad eventuali errori nella dichiarazione dei redditi che abbiamo indirizzato all’Agenzia delle Entrate? Il rischio è dire addio a eventuali rimborsi. In effetti basta poco, è sufficiente una distrazione per sbagliare i dati. Per esempio quelli sulle spese mediche.
Errori in fase di compilazione 730: come rimediare per non perdere i rimborsi
Ma tranquilli, ciascun contribuente può sistemare la faccenda inviando il 730 integrativo o il modello redditi Pf.
La prossima scadenza per inviare il 730 (precompilato o anche ordinario) alle Entrate è fissata all’11 maggio così come riportato alla pagina dedicata del sito di Confcommercio. Per correggere eventuali sbagli nel 730 già inviato al fisco, il cittadini ha due scelte: il 730 integrativo o il modello redditi Pf.
Ci sono delle regole da considerare per scegliere tra i due. Il 730 integrativo va usato se, corretti gli errori, la dichiarazione è a credito o a minor debito, cioè a favore del contribuente. C’è però da considerare che il 730 integrativo può essere trasmesso solo da un Caf o da un commercialista abilitato, non dal contribuente da solo.
Se, invece, con le modiche da fare, la dichiarazione è a svantaggio del contribuente, allora si deve adoperare il modello Redditi per le persone fisiche.
Le scadenze per la presentazione dei due modelli alternativi
Il modello 730 integrativo e il modello Redditi Pf hanno un calendario differente. Il 730 integrativo va mandato entro il 25 ottobre. Il Redditi, invece, entro il 30 novembre.
Un altro elemento da tenere in conto è il calendario. Nel senso che se un contribuente si accorge di aver fatto errori nel 730, e che correggendoli la sua situazione fiscale migliorerebbe, dovrebbe usare il 730 integrativo. Ma se si avvede dell’errore dopo il 25 ottobre, ovvero dopo il termine previsto per la presentazione del 730, il contribuente può in ogni caso rimediare ricorrendo al modello Redditi persone fisiche.