Dragon Ball Z: com'è nato il personaggio di Cell? Uno scienziato giapponese svela il mistero
Credit: Wikipedia

Dragon Ball Z: com’è nato il personaggio di Cell? Uno scienziato giapponese svela il mistero

Dragon Ball Z: com’è nato il personaggio di Cell? Uno scienziato giapponese svela il mistero

Tra i nemici che hanno fatto la loro comparsa in Dragon Ball Z, gli androidi sono quelli più ostici. Tra questi, in particolare, Cell, che si può considerare il vertice di queste “creature”. In effetti è uno dei “cattivi” più amati della serie e questo anche per via del particolare potere che gli hanno attribuito i suoi creatori: quello di assorbire i poteri altrui, che piace tantissimo.

Dragon Ball Z: com'è nato il personaggio di Cell? Uno scienziato giapponese svela il mistero
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Dragon Ball Z: com’è nato il personaggio di Cell? Uno scienziato giapponese svela il mistero

Il Dottor Gelo ha condotto un sacco di esperimenti su questo superpotere, prelevando  materiale genetico da un sacco di guerrieri dell’universo Dragon Ball Z e poi trasferendolo tutto quanto in un unico essere, ovvero Cell.

Il lavoro del Dottor Gelo si era al contempo orientato anche sulla tecnologia che permette a Cell di assorbire i poteri dei suoi nemici. Ora apprendiamo che questa suprema capacità di questo personaggio avrebbe una spiegazione scientifica.

Pesci luminescenti e non solo

Questo, per lo meno, è quanto afferma lo scienziato giapponese Yudai Okuyama. Lo studioso sostiene che l’ispirazione agli autori per il potere di Cell sarebbe venuta studiando i cosiddetti cleptoplasti, piccoli organismi molto aggressivi e rari che sottraggono (ovvero rubano: clepto, come in cleptomane…) i cloroplasti dagli altri organismi.

Dice Okuyama: “Sono un po’ come Cell, non credete? Sono forme di vita capaci di assorbire le abilità di altri organismi e farle proprie. Si pensi per esempio ai pesci luminescenti chiamati Parapriacanthus ransonneti: ecco, in realtà la loro capacità di emanare luce dalle proteine dipende dal fatto che mangiano lucciole marine. Non le digeriscono, le assorbono.”

Insomma: nel mondo reale esistono creature che si comportano un po’ come Cell, anche se non sono spaventose come lui (o forse lo sono, ma in un senso più profondo).

Laddove si dimostra che le opere di fantasia (libri, film, fumetti, anime e quant’altro) rimandano sempre al mondo reale e ai suoi problemi, sia pure trasfigurati.

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