Disoccupazione e stanchezza da lavoro: come alcuni paesi stanno provando a risolvere

Disoccupazione e stanchezza da lavoro: come alcuni paesi stanno provando a risolvere

Disoccupazione e stanchezza da lavoro: come alcuni paesi stanno provando a risolvere

Se i lavoratori dedicassero solo quattro ore al giorno al lavoro, ci sarebbero meno disoccupati e meno persone stressate ed in preda a nervosismo e ansia.

Disoccupazione e stanchezza da lavoro: come alcuni paesi stanno provando a risolvere

Disoccupazione e stanchezza da lavoro: come alcuni paesi stanno provando a risolvere

Lavorare 17 ore al giorno e la malattia del burnout

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che troppe persone trascorrono il maggior tempo della propria giornata lavorando. Non sempre si tratta di un lavoro pesante o di non gradimento, anzi spesso si parla proprio del lavoro che si è scelto e per il quale si ha tanto sacrificato e studiato, e alla fine si è soddisfatti del risultato ottenuto. Ma quando è troppo, è troppo. 

Molti lavoratori non si accorgono che trascorrono troppo poco tempo per se stessi e con la loro famiglia, dedicano pochissimo tempo ai figli, ai genitori, al partner. Ma soprattutto rinunciano ai loro hobby e a svagarsi. Questo con il trascorrere degli anni causa un innalzamento di ansia generale, all’insonnia e al nervosismo. In casi estremi, come documentati da alcune testimonianze, non pochi arrivano a lavorare circa 17 ore al giorno per poi trovarsi in un letto di ospedale in preda ad un attacco di panico, corredato da tachicardia.

Quello di cui i lavoratori oggi soffrono è chiamata burnout, cioè malattia professionale causata da stress dall’eccesso di lavoro dipendente senza valvole di sfogo, che porta all’esaurimento emotivo.

Lavorare meno per lavorare di più

Per provvedere a questa situazione diffusa in tutto il mondo, alcuni Paesi come quelli del Nord Europa, la Corea e pochi altri, hanno provato a ridurre le ore lavorative a sole 4 al giorno, alcuni hanno addirittura portato i giorni lavorativi a 4, altri invece hanno alternato il lavoro in sede allo smart working.

Grazie a queste procedure, si è potuto constatare che i lavoratori meno stanchi producono di più rispetto a quelli che lavorano il doppio. Sarà per il riposo, sarà per lo svago e la felicitò di stare in famiglia, ma queste misure hanno portato evidenti benefici al lavoratore, al datore di lavoro e all’intero sistema.