Conoscevi "Honjok"? Viaggio nella la filosofia coreana che si propone di far trovare l'armonia

Conoscevi “Honjok”? Viaggio nella la filosofia coreana che si propone di far trovare l’armonia

Conoscevi “Honjok”? Viaggio nella la filosofia coreana che si propone di far trovare l’armonia

Essere in armonia e felici con sé stessi? Una strada da percorrere c’è nella speranza che sia quella giusta. Iniziamo con Honjok, il metodo coreano per vivere felici con sè stessi” è il titolo di questo libro da leggere perché davvero molto interessante, da Silvia Lazzaris e Jade Jeongso An.

Ciò che conta, è fondamentale sapere che chiunque può diventare un Honjok e apprendere questa filosofia di vita coreana per essere realmente felici ed in pieno equilibrio con sé stessi, come detto. Scopriamone di più

Conoscevi "Honjok"? Viaggio nella la filosofia coreana che si propone di far trovare l'armonia

 

Conoscevi “Honjok”? Viaggio nella la filosofia coreana che si propone di far trovare l’armonia

Si sa che la Corea del Sud è uno stato dove la perfezione e l’obbedienza sono – a livello societario – valori importantissimi se si vogliono fare progressi nel lavoro e nella vita personale. È proprio in questo paese orientale che ha preso ad evolversi un movimento noto come Honjok che in effetti riguarda il singolo e non più il gruppo.

A suggerircelo è proprio l’etimologia del termine: hon (solo) e jok (tribù) e celebra l’individualità, come leadership del proprio gruppo. E’ un nuovo modo di porsi nei confronti di sè stessi, un modo di pensare ed imporsi di apprezzare la nostra persona, a prescindere da quelle che sono le nostre occupazioni quotidiane.

Possiamo parlare tranquillamente di una filosofia per vivere sereni ed in armonia per proteggere e tutelare il nostro “io”, spesso e sempre più condizionato da quanto succede intorno in termini di imput che ci fanno dimenticare quello che noi siamo nella sostanza, nelle prospettive e, perché no, anche nei nostri sogni. L’essere soli rappresenta un esperimento per nulla negativo.

Anzi: è proprio la singolarità di ogni essere umano l’elemento portante del gruppo che ha il compito di proteggere una società migliore rispetto a quella presente. Essere un Honjok vuol dire allargare il nostro orizzonte.

E’ libertà da ogni regola imposta dal contesto sociale. In parole povere posso mangiare da solo al ristorante, posso non sposarmi, viaggiare da solo e via via tutto il resto. Basta una semplice riflessione per ricordare che è stata perenne la diatriba tra la concezione del gruppo che deve amalgamare il singolo destinato a perdere ogni sua individualità e viceversa.

Il dibattito continua ma senza polemizzare con nessuno riteniamo che il valore del singolo, a nostro parere, è da riscoprire e riproporre. Più il singolo è “organico” in termini di equilibrio psicofisico, tanto meglio potrà essere dinamico ed efficiente il gruppo.

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