BTP o Conto Deposito: quale conviene in termini di rendimento?
I risparmiatori sono sempre alla ricerca di validi strumenti su cui investire. Ovviamente, bisogna sempre diversificare e saper accettare un livello di rischio. Tra Buoni del Tesoro Poliennali e i Conti Deposito cosa conviene in termini di rendimento? Quale conviene contro l’inflazione?
Il successo dei BTP e dei Conti Deposito è determinato dalla nuova politica monetaria messa in atto dalla Banca Centrale Europea (BCE), che nel mese di luglio ha avviato un programma di rialzo dei tassi di riferimento. L’obiettivo della BCE è quello di contrastare il caro vita e la spirale inflattiva. Il rendimento dei buoni del tesoro poliennali dipende dalla tipologia e dalle caratteristiche del prodotto scelto.
BTP o Conto Deposito: quale conviene in termini di rendimento?
BTP e Conto Deposito: cosa sono?
I buoni del tesoro poliennale sono titoli a medio-lungo termine, con una cedola fissa pagata ogni 6 mesi. L’asta è riservata agli intermediari istituzionali autorizzati ai sensi del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. I BTP vengono emessi con scadenze 1 da 18 mesi a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni.
Il rendimento di questi titoli a medio-lungo termine deriva dal flusso cedolare e dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione o di acquisto e il valore nominale, che viene rimborsato alla scadenza. Le cedole vengono pagate posticipatamente con cadenza semestrale.
I conti deposito sono una tipologia di conto bancario che fa fruttare al meglio i risparmi e garantisce elevati rendimenti sui soldi depositati in banca. Questo strumento di investimento ha un basso livello di rischio e garantisce un rendimento medio. Rispetto al conto corrente tradizionale, il conto deposito offre rendimenti più alti.
La garanzia e rappresentata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e la tassazione è ridotta grazie all’abbassamento dell’aliquota, non è prevista alcuna spesa di apertura e di chiusura del conto. Inoltre, è importante sapere che ci sono prodotti che prevedono tassi d’interesse più alti e permettono di effettuare un numero di operazioni più limitato.
È possibile scegliere tra i conti deposito vincolati e non: grazie a quelli vincolati la banca vincola la somma di denaro per un determinato lasso temporale e offre un rendimento maggiore sul capitale depositato. I conti deposito non vincolati consentono di prelevare il denaro versato in qualunque momento e ottenere rendimenti positivi ma inferiori rispetto a quelli vincolati.
Meglio il conto deposito o BTP?
La salita dei tassi comporta un maggior costo per chi deve prendere in prestito il denaro e favorisce chi presta soldi, sotto forma di Titoli di Stato (Btp), conti deposito o altre forme di impiego. Per gli investitori che vogliono limitare al minimo il rischio è meglio scegliere un conto deposito. Per chi decide di correre un rischio superiore e dispone di maggiori capitali da investire è meglio scegliere un Btp.