Boom Obbligazioni per il 2023: meglio i bond ENI o i BTP? Ecco i rendimenti

Boom Obbligazioni per il 2023: meglio i bond ENI o i BTP? Ecco i rendimenti

Boom titoli obbligazionari: ecco una valutazione dei tassi di rendimento dei Bond da detenere nel portafoglio investimenti.

Boom Obbligazioni per il 2023: meglio i bond ENI o i BTP? Ecco i rendimenti

Boom titoli obbligazionari: ecco una valutazione dei tassi di rendimento dei Bond da detenere nel portafoglio investimenti.

Chi vuole investire i propri risparmi detenendo obbligazioni nel proprio portafoglio, l’anno 2023 sarà un anno davvero promettente. La scelta di prodotti obbligazionari emessi e di futura emissione sarà davvero variegata e di sicuro interesse per i risparmiatori che desiderano investire su prodotti di gestione del risparmio a basso rischio. Lo stesso Ministero del Tesoro ha annunciato che nel corso dell’anno 2023 ci saranno molte aste di BTP e di BOT: il Governo Meloni mira a ridurre il disavanzo ed il deficit, stimolando la crescita economica dell’Italia. Anche ENI ha annunciato in un recente comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale il via all’offerta all’adesione delle obbligazioni sostenibili.

Con questa offerta variegata di titoli obbligazionari emessi sia dallo Stato che dalle imprese multinazionali, gli investitori si domandano quale siano le migliori obbligazionari da detenere nel proprio portafoglio investimento. In altre parole, è bene valutare il rendimento atteso sui titoli obbligazionari. Oltre ai bond ENI, ai BTP e ai BOT, è possibile valutare anche altri titoli obbligazionari emessi da altre società, tra cui banca Ifis e Banca Iccrea.

Boom Obbligazioni per il 2023: meglio i bond ENI o i BTP? Ecco i rendimenti

Boom Obbligazioni per il 2023: meglio i bond ENI o i BTP? Ecco i rendimenti

Mercato obbligazionario nel 2023: rendimenti che non si vedevano dalla crisi del 2009

La finanza ci insegna che i mercati finanziari sono ciclici. Cosa significa? I market tendono a seguire un trend ciclico, alternando fasi di salita a fasi di discesa, a seconda della fase economica in corso. In buona sostanza, quello che cresce, prima o poi cade, e quello che cade, prima o poi si rialza. Questa regola finanziaria vale anche per il mercato delle obbligazioni, che sarà molto promettente per l’anno 2023. Gli analisti parlano chiaro e le previsioni sono molto promettenti per il corrente anno appena iniziato.

L’anno 2022 è stato un anno davvero molto tumultuoso e i rendimenti attesi dei titoli obbligazionari sono davvero interessanti. Si tratta di valori che non si vedevano dall’anno dello scoppio della crisi sub-prime 2008-2009, iniziata negli Stati Uniti d’America e poi diffusasi in Europa. Il trend rialzista e la stabilizzazione dei rendimenti e degli spread dei Bund dovrebbe creare un’interessante opportunità per gli investitori obbligazionari.

Obbligazioni statali: via alle emissioni di BOT e BTP

Come annunciato dal Ministro del Tesoro, lo Stato italiano è pronto a rifinanziare il disavanzo fiscale pubblico senza dover aumentare ulteriormente il prelievo fiscale, ma emettendo nuovi titoli obbligazionari per contenere il declino economico dell’Italia, alle prese con il caro benzina, inflazione e con l’emergenza energetica. Il Tesoro ha annunciato sul proprio sito istituzionale che per tutto l’anno 2023 saranno previste nuove aste di BOT e BTP: ecco il calendario.

A gennaio sono partite le aste con emissione di BOT e di BTP a medio e a lungo termine con scadenza a 3 e a 7 anni. I BTP con scadenza a 7 anni (codice ISIN è IT0005519787) hanno un tasso di rendimento annuale è pari a 3,85%. La scadenza del titolo è fissata al 15 dicembre 2029. I BTP con scadenza a 3 anni (codice ISIN è IT0005514473) prevedono un tasso di rendimento pari allo 3,50% e la scadenza del BTP è fissata al 15 gennaio 2026.

ENI Bond: a quanto ammonta il tasso di rendimento?

Tra i titoli obbligazionari da valutare per l’anno 2023 c’è il titolo obbligazionario ENI. Si tratta di un bond legato alla sostenibilità quello emesso in data 16 gennaio 2023. Il tasso di rendimento fisso è di almeno 4,3 punti percentuali.