Autovelox, Fleximan colpisce ancora: ecco dove si è verificato un nuovo abbattimento
Un altro autovelox è stato distrutto nella notte tra il 28 febbraio e il 29 febbraio 2024, questa volta a Pila, in provincia di Perugia. L’ennesimo caso di “Fleximan”, il misterioso individuo o gruppo di persone che da mesi abbattono autovelox in tutta Italia. Scopriamone di più nelle righe a seguire!
Autovelox, Fleximan colpisce ancora: ecco dove si è verificato un nuovo abbattimento
Il modus operandi è sempre lo stesso: un flex viene utilizzato per tagliare il palo di sostegno dell’autovelox, che viene poi ribaltato a terra. Il danno è quasi sempre irreparabile e il costo di sostituzione dell’autovelox è elevato.
L’autovelox di Pila era stato installato da poco sulla strada provinciale 344, in un tratto noto per la pericolosità. La sua distruzione ha suscitato la rabbia di molti cittadini, che chiedono maggiore sicurezza sulle strade.
Le autorità stanno indagando sul caso, ma al momento non ci sono ancora tracce del responsabile. Le ipotesi investigative sono diverse: da un atto di vandalismo a una protesta contro l’eccessivo numero di autovelox sulle strade.
Il fenomeno di Fleximan ha acceso un acceso dibattito sulla sicurezza stradale e sull’utilizzo degli autovelox. C’è chi sostiene che siano un deterrente efficace contro gli eccessi di velocità e chi invece li considera una “multa facile” che non serve a migliorare la sicurezza.
Indipendentemente dalle posizioni in merito, la distruzione degli autovelox così come riportato da Quattroruote è un reato che può avere conseguenze gravi, come la morte o il ferimento di persone.
Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a contattarle.
Ecco alcuni altri casi recenti di autovelox abbattuti da Fleximan:
- 20 febbraio 2024: due autovelox abbattuti a Russi, in provincia di Ravenna.
- 10 febbraio 2024: un autovelox abbattuto a Spoleto, in provincia di Perugia.
- 2 febbraio 2024: un autovelox abbattuto a Giudizzolo, in provincia di Trento.
Il fenomeno di Fleximan sembra essere in crescita e non è chiaro quando e come si fermerà.