Assegno Unico e Modello 730: va dichiarato? Ecco cosa devi sapere

Assegno Unico e Modello 730: va dichiarato? Ecco cosa devi sapere

Assegno Unico e Modello 730: va dichiarato? Ecco cosa devi sapere

L’assegno unico e universale per i figli a carico rappresenta una misura di sostegno fondamentale per le famiglie italiane. Introdotto a partire dal 1° marzo 2022, l’assegno unico ha sostituito le precedenti detrazioni fiscali per figli a carico e altri assegni familiari. Questa misura va dichiarata all’interno della dichiarazione dei redditi? Scopriamo tutto nelle righe a seguire.

Assegno Unico e Modello 730: va dichiarato? Ecco cosa devi sapere

Assegno Unico e Modello 730: va dichiarato? Ecco cosa devi sapere

L’importo dell’assegno unico varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • ISEE del nucleo familiare.
  • Numero di figli a carico.
  • Età dei figli a carico.

L’assegno unico non è considerato un reddito imponibile, quindi non va dichiarato nel modello 730.

Tuttavia, la Certificazione Unica 2024 (CU) dell’assegno unico inviata dall’INPS ai beneficiari contiene alcune informazioni che potrebbero essere utili per la compilazione del modello 730.

In particolare, la CU 2024 dell’assegno unico riporta:

  • Dati anagrafici del richiedente e dei figli a carico: Questi dati potrebbero essere necessari per la fruizione di alcune detrazioni fiscali, come la detrazione per spese di istruzione o la detrazione per attività sportive.
  • Importi dell’assegno unico erogati nel corso del 2023: Questi importi potrebbero essere utili per il calcolo di alcune imposte, come l’IMU, o per la compilazione del prospetto dei familiari a carico nel modello 730.

Esempio:

Un contribuente con due figli a carico, un ISEE di 15.000 euro e figli di età inferiore a 3 anni ha diritto a un assegno unico di 1.775 euro mensili.

Nel corso del 2023, il contribuente ha ricevuto un totale di 21.300 euro di assegno unico.

Alla compilazione del modello 730, il contribuente dovrà indicare i dati anagrafici dei figli a carico nel prospetto dei familiari a carico.

Inoltre, il contribuente potrebbe utilizzare gli importi dell’assegno unico erogati nel corso del 2023 per il calcolo dell’IMU o per la verifica del superamento di eventuali limiti di reddito per la fruizione di alcune agevolazioni fiscali.

È importante sottolineare che l’assegno unico non concorre alla formazione del reddito imponibile, quindi non va inserito nel quadro RE del modello 730.

Tuttavia, alcune informazioni contenute nella CU 2024 dell’assegno unico potrebbero essere utili per la compilazione di altri quadri del modello 730, come il quadro E per le detrazioni per figli a carico o il quadro F per le spese di istruzione.

In caso di dubbi o perplessità sulla compilazione del modello 730 in relazione all’assegno unico, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o a un CAF.

In aggiunta a quanto sopra riportato, si evidenzia che:

  • L’assegno unico è compatibile con la maggior parte delle altre prestazioni economiche a sostegno della genitorialità, come il bonus bebè e il premio alla nascita.
  • L’assegno unico è soggetto a revisione annuale, in base all’andamento dell’inflazione e del PIL.

Si auspica che questa analisi approfondita abbia fornito informazioni complete e utili sull’assegno unico e sul modello 730.

Per ulteriori informazioni, si consiglia di consultare il sito web dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, si segnala che il MEF ha pubblicato una circolare con le istruzioni per la compilazione del modello 730 in relazione all’assegno unico.