L'apprendimento del bimbo si avvia già in fase prenatale. Il parere dell'esperta

L’apprendimento del bimbo si avvia già in fase prenatale. Il parere dell’esperta

L’apprendimento del bimbo si avvia già in fase prenatale. Il parere dell’esperta

Più andiamo avanti e più la ricerca fa progressi, e così riconosciamo sempre di più quanto sia bella la vita nell’utero. 

Ma lo sapevate che in Corea saremmo tutti più vecchi di un anno? Perché lì l’età viene calcolata arrotondando per eccesso, dall’ inizio della gravidanza. Il che suona molto strano per lo stile di vita che abbiamo in occidente, che solo alla nascita ci assegna diritti e codice fiscale, si dice che la storia di ognuno di noi inizi già da dentro all’utero.

L'apprendimento del bimbo si avvia già in fase prenatale. Il parere dell'esperta

L’apprendimento del bimbo si avvia già in fase prenatale. Il parere dell’esperta

Sul giornale BenEssere del mese di ottobre c’è un articolo della Prof.ssa Alessandra Graziottin che ricorda la nascita della sua prima figlia e ci racconta: << Ho ripensato alla nostra primogenita, intonatissima, canterina da tempi immemori, alfabetizzata prima con le canzoni che con le frasi parlate e sì, in effetti è dei nostri 4 quella che si è goduta di più l’ascolto di musiche scelte apposta per lei già dal tempo della sua vita intrauterina, non è una prova di nulla, figuriamoci, ma è il dolce ricordo di come noi genitori iniziamo a offrire cibo e cose buone ai nostri figli parecchio prima che vengano alla luce>>.  La Prof.ssa in questo articolo risponde ad una lettrice che chiede prima che il bambino nasca, quanto e come può influire quello che capita attorno a lui. 

 

Con la prima gravidanza, allorquando le condizioni della coppia e del contesto sono normali e benevole, il bambino all’interno dell’utero avrà stimoli positivi e sonori. 

La scienza ci conferma che fargli ascoltare voci dolci e musiche e melodie rilassanti sono delle carezze invisibili per lui, il feto ha bisogno di avere stimoli positivi perché vanno a condizionare la sua salute emotiva e fisica. 

Dalla 22esima settimana l’udito gli permette di apprezzare, seguire e memorizzare quello che sente dall’esterno. Lo studio dello sviluppo umano ci dice anche che la crescita del feto è controllata dallo sviluppo neurologico fin dall’inizio.

 

Il tubo neurale in seguito diventerà il cervello e il midollo spinale del bambino, si chiude dopo tre settimane dal concepimento, il giorno dopo che il cuore inizia a battere.

Gli occhi e le orecchie iniziano a formarsi entro la quarta settimana di gestazione, e le connessioni del cervello sono in via di sviluppo.

Degli studi avanzati hanno dimostrato che i neonati cinesi hanno un pianto che imita le tonalità del linguaggio cinese della mamma, mentre i neonati francesi piangono con toni crescenti, i neonati tedeschi invece con toni calanti, che rispecchiano le modalità sonore del linguaggio delle rispettive mamme.

Le orecchie sono un organo preziosissimo, ancor di più già da dentro l’utero per permettere di connettersi con il mondo. Il bambino ci ascolta quindi dobbiamo fare attenzione a quello che diciamo e ai toni e ai modi che usiamo. Perché le nostre emozioni sono anche le sue, gli trasmettiamo tutto.