Truffa dei codici, attenzione a questo finto sms: migliaia di euro rubati. L'allarme della Polizia

Truffa dei codici, attenzione a questo finto sms: migliaia di euro rubati. L’allarme della Polizia

Truffa dei codici, attenzione a questo finto sms: migliaia di euro rubati. L’allarme della Polizia

È la nuova truffa dell’sms che viene inviato ai possessori di un conto alle Poste per svuotare il conto. È il raggiro che ha colpito duramente una donna di Mestre e che ha puntato l’attenzione sugli hacker, con l’allarme da parte della polizia postale che invita a non dare mai alcun codice personale.

Truffa dei codici, attenzione a questo finto sms: migliaia di euro rubati. L'allarme della Polizia

Truffa dei codici, attenzione a questo finto sms: migliaia di euro rubati. L’allarme della Polizia

Truffa dell’sms che svuota il conto

I media – come il Giornale e il Gazzettino – hanno riportato la vicenda anche per mettere le persone in allerta. Una donna residente a Mestre si è vista svuotare il conto per una piccola disattenzione, che le è costata ben 49 prelievi di denaro in un giorno solo.

Con la trappola dei codici richiesti in SMS, gli hacker hanno guadagnato ben 11.000 euro. La vittima ha ricevuto un sms che sembrava essere stato inviato dalle Poste Italiane: in realtà è stato un truffatore che le ha teso la trappola perfetta.

L’impiegata di Mestre in poche ore si è trovata al centro di una frode che sta facendo vittime ogni giorno, in tutta Italia.

Le forze dell’ordine chiamano questa come la truffa dei finti codici o degli sms. Si riceve un messaggio di testo dove viene evidenziata una presunta irregolarità sulla sicurezza e il conseguente blocco del conto. Le persone meno attente rispondono all’sms – credendo sia un funzionario delle Poste – e consegna loro i codici e la chiave per svuotare il conto corrente.

La vittima ha risposto in buona fede convinta che l’operazione fosse necessaria a sbloccare il conto. Ha ricevuto un messaggio di testo come risposta, che la ringraziava e le confermava il buon esito dell’operazione.

Dopo poche ore, una vera impiegata delle Poste ha contattato la vittima per verificare con lei quello che si stava verificando: 49 operazioni con ripetuti addebiti per un totale di 11.000 euro.

L’allarme della Polizia Postale

Secondo il racconto della vicenda, tutti gli addebiti erano molto bassi e potevano essere rimandati ad un sito di gioco d’azzardo. La Polizia Postale raccomanda ai cittadini la massima prudenza e di non condividere mai alcun dato sensibile.

Chi riceve una mail o un sms sospetto deve immediatamente chiamare la filiale delle Poste – o della Banca – e chiedere delucidazioni in merito. Subito dopo è bene denunciare il fatto alla Polizia così che si possa contrastare quanto prima questo fenomeno.