Scadenze dei prodotti al supermercato: cosa devi assolutamente sapere
Oggi ti mostrerò delle informazioni interessanti in merito alle scadenze dei prodotti in vendita nei supermercati. Bisogna sempre stare attenti alle scadenze dei prodotti; ecco perché su alcune di esse non possiamo sempre fidarci al 100%.
Scadenze dei prodotti al supermercato: cosa devi assolutamente sapere
Quando andiamo al supermercato a comprare gli alimenti che servono per i pasti nelle nostre famiglie, solitamente guardiamo sempre prima la scadenza. Con le normative che sono in atto ci sono due differenti tipi di scritte: una è “Da consumarsi entro..” e cioè che il produttore non va a garantire che il prodotto sia più commestibile dopo la data di scadenza, e poi l’altra scritta recita “Da consumarsi preferibilmente entro..” che sarebbe il termine minimo in cui si può conservare il prodotto – e che se viene conservato bene – mantiene le sue proprietà, il sapore e l’aroma.
Però quello che tutti si chiedono è: dobbiamo sempre fidarci di quello che c’è scritto sulle etichette?
Rispettare la data di scadenza di un prodotto è molto importante, anche se spesso alcuni prodotti li teniamo conservati per un tempo infinito, per esempio come il tè, perché ci sono persone che credono che duri in eterno, ma non è assolutamente così. Il modo in cui viene lavorato va a determinare la sua durata, tipo le foglie essiccate. Più l’essiccamento è intenso, più si conserverà, però il tè può durare fino a 2 anni e non oltre.
Poi ci sono degli alimenti che vengono allungati in modo artificiale, il Centro Nutrizione Umane, Università Cattolica di Roma ce ne ha mostrati alcuni, vediamo quali sono:
- I pomodori pelati, la maggior parte delle confezioni hanno le scadenze di 2 anni, ma il loro processo produttivo garantisce la qualità di questi prodotti solo per 6-9 mesi;
- Il caffè, alcuni dei produttori mettono la data di conservazione tra i 16 e i 18 mesi ma solo se si trova nelle lattine di metallo sottovuoto e può arrivare ai 12 mesi senza perdere la sua fragranza;
- Il prosciutto cotto affettato: se si trova confezionato in una vaschetta di plastica non deve superare i 20 giorni, ma invece ci sono alcune aziende che fissano date di scadenza anche di due mesi;
- Lo yogurt solitamente dura 1 mese, però se la scadenza viene allungata di 10-20 giorni non va ad alterarlo, ma va a ridurre il numero dei microrganismi vivi;
- L’Olio d’oliva extra vergine, ci sono alcune aziende che consigliano il consumo entro i 6 mesi, e altre che superano i 18, con il rischio di far perdere le caratteristiche nutrizionali e del suo sapore.
Quindi la data di scadenza deve essere sempre controllata e rispettata, però fate attenzione: se in casa avete dei prodotti da troppo tempo sarà conveniente buttarli, perché oltre a perdere fragranza e sapore originario, se conservati male per lungo tempo, potrebbero causare problemi anche di natura batterica.