Ristorazione: contributi a fondo perduto aggiuntivi. Come richiederli in autonomia

Ristorazione: contributi a fondo perduto aggiuntivi. Come richiederli in autonomia

Ristorazione: contributi a fondo perduto aggiuntivi. Come richiederli in autonomia

Per ottenere la corresponsione dei contributi a fondo perduto aggiuntivi per ristoranti, bar e catering da parte dell’Agenzia delle Entrate non c’è bisogno di inoltrare una nuova domanda, basta un’autodichiarazione degli aiuti già ricevuti da parte dello Stato.

Ristorazione: contributi a fondo perduto aggiuntivi. Come richiederli in autonomia

Ristorazione: contributi a fondo perduto aggiuntivi. Come richiederli in autonomia

Contributi a fondo perduto ristorazione: richiederli con l’auto-dichiarazione

La cosa si inaugura oggi, 7 novembre 2022, e sarà possibile fare l’auto-dichiarazione fino al 21 novembre.

Circa le modalità con lui riempire l’auto-dichiarazione, queste sono illustrate nel provvedimento numero 406608 del 2 novembre. Le istruzioni sono rivolte a quanti hanno già beneficiato degli aiuti previsti per il settore dei matrimoni, della ristorazione e dell’intrattenimento.

La dichiarazione si può trasmettere per mezzo della procedura che trovate attiva sul portale Fatture e Corrispettivi.

Per il pagamento serve l’autodichiarazione

L’articolo 1, nei commi dal 17-bis al 17-quinquies, del decreto legge 152 del 2021 ha previsto per quanti esercitano attività di ristorazione, catering e bar un aiuto a fondo perduto aggiuntivo rispetto a quelli già messi in campo col Decreto Sostegni bis.

Questo «al fine di sostenere la ripresa e la continuità dell’attività delle imprese» che operano nei settori che abbiamo ricordato sopra.

Cosa si deve indicare

Nel modello di autodichiarazione bisogna indicare, tra gli altri, questi dati:

codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che intende beneficiare dell’aiuto;
il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che intende godere del contributo;
il codice fiscale del soggetto eventualmente incaricato della trasmissione per via telematica della dichiarazione;

aver beneficiato dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni bis e svolgere in via prevalente una delle attività a cui sono destinate le somme aggiuntive (Codici ATECO: 56.10, 56.21, 56.30).

Bisogna anche autocertificare che:

l’impresa opera anche in settori economici esclusi dall’applicazione del regolamento (UE) n.1407/2013 e, tuttavia, dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;
l’impresa opera anche nel settore del “trasporto merci su strada per conto terzi” ma dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;
l’ammontare complessivo degli aiuti concessi all’impresa unica nell’ambito del regime de minimis nel triennio 2022-2024;

E così via.