Ricariche Reddito di Cittadinanza: ecco chi le avrà ancora
Ormai è cosa nota che il Reddito di Cittadinanza è stato soppiantato da una nuova misura, il cosiddetto Reddito di Inclusione Attiva. Tra alcune proteste – che non hanno avuto neanche grande risonanza mediatica – si chiude l’era del tanto discusso Reddito di Cittadinanza, strumento indispensabile soprattutto in tempi di covid-19, dove ha aiutato non poche famiglie ad andare avanti; ma si sa, alcune cose non durano per sempre, e questo taglio dal Governo Meloni c’era da aspettarselo. Scopriamo nelle prossime righe chi potrà godere ancora del sussidio.
Ricariche Reddito di Cittadinanza: ecco chi le avrà ancora
È stata già presentata e sarà attiva a breve a tutti gli effetti una nuova misura, il Reddito di Inclusione Attiva, che però è ben diverso dal precedente strumento, e strutturato in modo da poter trovare impiego a molti occupabili. Tornando al RdC ci sono ancora novità per gli ormai ex percettori, infatti in alcuni casi si potrà percepire ancora delle mensilità arretrate e dunque la carta gialla resterà attiva.
Ora, scopriamo di più sui reduci del Reddito di Cittadinanza e soprattutto perché devono aspettarsi ancora l’accredito. L’ INPS che si occupa materialmente delle ricariche, ha rilasciato questa notizia tramite il messaggio n.61 dello scorso 12 Luglio:
“In caso di eventuali sospensioni dell’erogazione della prestazione, qualora la stessa sia ripresa, il riconoscimento della misura nel corso dell’anno 2023 comprenderà le mensilità spettanti per l’anno o gli anni precedenti non ancora fruite, a cui potranno essere aggiunte fino a sette mensilità eventualmente spettanti per il 2023.“
Reddito di Cittadinanza: chi otterrà ancora i benefici
In parole povere possiamo dire che in tutte quelle famiglie per le quali a seguito a controlli si sono viste sospendere il Reddito di Cittadinanza ad ottobre 2022, ed in seguito avendo superato l’ispezione ne hanno goduto per meno del previsto, potranno ricevere gli arretrati relativi ai mesi di non fruizione dato dallo stop, in più i restanti 7 mesi per i quali la misura era prevista nel 2023. Ecco alcuni esempi pratici: se il reddito di cittadinanza è stato sospeso per un solo mese, l’INPS erogherà altre 8 mensilità,se invece è stato sospeso per 3 mesi INPS dovrà erogare 10 mensilità.
Questo perché, come stabilito dalla Legge di Bilancio si tratta sempre di 7 mensilità previste, più i mesi di sospensione.La misura si riferisce alle famiglie percettrici composte da persona tra i 18 e i 59 anni senza persone disabili a carico a questa categoria si aggiungono tutti coloro che tramite il decreto lavoro e i Servizi Sociali hanno stabilito una presa in carico prima della scadenza del sussidio.
Ricordiamo inoltre che per il mese di agosto le ricariche sono attese per il 25 del corrente mese dunque un po’ prima della classica data prevista del 27 di ogni mese,le lavorazioni dunque dovrebbe iniziare il 23 agosto per trovare l’importo sulla carta il 25 agosto