Buoni postali in lire del '42: quanto valgono? Rimarrai senza parole

Buoni postali in lire del ’42: quanto valgono? Rimarrai senza parole

Buoni postali in lire del ’42: quanto valgono? Rimarrai senza parole

Nell’articolo di oggi parleremo di un incredibile ritrovamento di due buoni fruttiferi postali risalenti all’anno 1942, devi sapere che se sei in possesso di un titolo del genere sei davvero fortunato! Ecco quanto valgono.

Buoni postali in lire del '42: quanto valgono? Rimarrai senza parole
Foto di un buono fruttifero in lire. Adobe

Buoni postali in lire del ’42: quanto valgono? Rimarrai senza parole

Da sempre i buoni fruttiferi postali sono tra i prodotti di gestione del risparmio postale più ricercati, più trasparenti e più sicuri. In un periodo caratterizzato dall’aumento del tasso di inflazione e dalla perdita del potere d’acquisto, gli investitori italiani puntano sui Buoni Fruttiferi Postali, che non prevedono costi di rimborso e di sottoscrizione. Per ottenere il massimo tasso di rendimento è necessario detenere i buoni fruttiferi postali fino alla scadenza.

Nel corso degli ultimi anni ci sono stati tantissimi ricorsi e battaglie legali tra Poste Italiane SPA e risparmiatori. Le liti giudiziarie si sono concluse con la condanna di Poste Italiane SPA e con la vittoria dei risparmiatori. L’ultimo caso è capitato ad una donna di Aversa che ha rinvenuto due buoni postali da mille lire fra vecchie foto. Ecco quanto valgono questi due buoni fruttiferi postali.

Ritrovati buoni fruttiferi postali del 1942: il valore stimato

Una donna 70enne di Aversa, mentre rovistava tra i vecchi ricordi, ha ritrovato due buoni postali fruttiferi risalenti al 1942 dal valore di 1.000 lire ciascuno. La donna ha richiesto una valutazione dei titoli fruttiferi postali ai consulenti dell’Associazione ‘Giustitalia’. I buoni fruttiferi postali risalenti all’anno 1942 sono stati stimati da un consulente che ha fatto una valutazione del rimborso. Il rimborso del capitale comprensivo della rivalutazione e degli interessi legali è stato stimato di un ammontare pari a 85.350 euro. Si tratta di una bella cifra.

Buoni fruttiferi postali del 1942: la donna ha conferito il mandato all’Associazione ‘Giustitalia’

La donna di Aversa si è rivolta a Poste Italiane SPA, ma l’intermediario ha negato il rimborso. La signora settantenne si è rivolta all’Associazione Giustitalia,che si occupa del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato. La stessa ha conferito il mandato all’Associazione affinchè agisca per il recupero della somma presso le Poste italiane ed il Ministero delle Finanze e dell’Economia.

Il Ministero del Tesoro e Poste Italiane SPA saranno obbligati in solido ad onorare tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. La signora di Aversa avrà diritto a vedersi rimborsato il capitale comprensivo della rivalutazione e della capitalizzazione degli interessi legali.