Pensioni 2023: buone notizie in arrivo per febbraio
Gli italiani si trovano purtroppo a fronteggiare un periodo di dura inflazione e le famiglie sono sempre di più al collasso. Il governo ha cercato – tramite la Legge di Bilancio – di tracciare il percorso per questo 2023 in termini di aiuti e sgravi, e qualcosa si sta muovendo anche per quanto riguarda l’adeguamento degli assegni pensionistici e stipendi al costo della vita. Scopriamo tutto nelle prossime righe.
Pensioni 2023: buone notizie in arrivo per febbraio
Per quanto riguarda le pensioni da febbraio molti potranno tirare un sospiro di sollievo, ma vediamo nel dettaglio a chi sono rivolti questi aumenti.
Da Febbraio infatti, come riportato dal Corriere sono attesi gli importi minimi maggiorati per gli over 75; grazie all’effetto della Legge di Bilancio, da 525 euro si arriverà a €600 ogni mese.
Non è facile determinare in cifre l’aumento vista la variabilità degli importi che superano questa soglia, ma il percentile medio è il 7,3% esteso a tutte le pensioni sino a 2.1000 euro. Ricordiamo che lo scorso novembre i percettori hanno già ricevuto un incremento del 2% che, sommato al 5,3% di questo febbraio andrà a formare il 7,3% già citato. Proviamo a fare qualche esempio.
Quali saranno le fasce di reddito attenzionate dagli aumenti
L’aumento in arrivo viene calcolato in base ai 6 scaglioni definiti dalla Legge di Bilancio, e solo alcuni potranno usufruire della rivalutazione al cento per cento dell’assegno pari all’incremento del 7,3%, che, come scrivevamo poc’anzi, è tutta quella platea che non supera i 2100 di importo. La regola stabilita dal governo vuole che chi ha una pensione già alta, a partire da chi supera di 4 volte l’importo delle pensioni minime, andrà a percepire un aumento più basso.
Il meccanismo di calcolo per chi supera il tetto pensionistico massimo stabilito dalla manovra 2023 è basato sul seguente esempio:
- Chi ha un assegno tra le 5 e le 6 volte l’importo minimo avrà un aumento del 53% della rivalutazione.
- Per chi invece usufruisce di un assegno dalle 6 fino ad arrivare alle 8 volte avrà un aumento del 47% della rivalutazione.
- Per i trattamenti pensionistici che vanno dalle 8 alle 10 volte l’importo minimo, l’aumento sarà del 37% della rivalutazione.
L’incremento più basso è destinato alle pensioni che sono al di sopra delle 10 volte l’importo minimo pensionistico, e costoro avranno un aumento pari solamente al 32%.