Panna da cucina: fa male o no? Scoprilo con noi

Panna da cucina: fa male o no? Scoprilo con noi

La panna da cucina può conoscere diverse forme: da montare per un dolce, classica per condire pasta, lasagne o tortellini, vegetale.

Si tratta di incarnazioni della panna da cucina che fanno tutte parte della stessa grande famiglia, ma con valori nutrizionali e altre caratteristiche differenti.

Insomma, la risposta alla domanda del titolo non è così semplice e immediata. Vediamo.

Panna da cucina: fa male o no? Scoprilo con noi

Panna da cucina: fa male o no? Scoprilo con noi

Da punto di vista nutrizionale

La panna essenzialmente si forma per affioramento sulla superficie del latte a riposo. 

La percentuale di grassi che può contenere dipende dalla destinazione:

  • meno del 10 per cento per la panna da caffetteria
  • più del 20 per cento per quella da cucina
  • maggiore del 30 per cento per quella da pasticceria o da montare per dolci
  • sopra l’80 per cento per quella prodotta a partire dal burro

Dal punto di vista nutrizionale, la componente maggiore, indubbiamente, è quella dei grassi (lipidi), dopodiché troviamo anche fosforo, calcio, potassio, zinco, magnesio e sodio.

Sul fronte delle vitamine, poi, se ne trovano tracce soltanto della A. E le calorie? Trecentotrenta circa ogni cento grammi di prodotto.

Punti sì punti no

Come tutti i latticini, anche la panna può dare un contributo al rafforzamento delle ossa e delle articolazioni, così come al benessere dei muscoli e della vista, ma presenta una pesante controindicazione, come già accennato, quella dei grassi.

L’alto contenuto di grassi e di colesterolo, infatti, non è affatto trascurabile, soprattutto se si soffre di patologie del sistema cardiovascolare, come per esempio l’ipertensione.

Ne consegue che la panna da cucina va adoperata con oculatezza e parsimonia. Insomma, guai a consumarla tutti i giorni.

La panna vegetale?

Non è l’alternativa salutare: composizione e valori nutrizionali sono infatti sostanzialmente gli stessi della panna “normale”. L’unica differenza è che la panna vegetale si fa a partire dal latte di soia e non da quello vaccino.

Per concludere: la regola d’oro quando si tratta della panna da cucina è adoperarla il meno possibile. Le vostre arterie ringrazieranno.

 

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