Ora legale: tra poco si cambia. Ecco i benefici per le tasche e la salute degli italiani
Ora legale: tra pochi giorni scatta il cambio. Ecco quando spostare le lancette dell’orologio. Quali saranno i benefici? Scopriamolo.
Tra pochi giorni dovrebbe tornare l’ora legale: le giornate inizieranno ad allungarsi e si potrà finalmente beneficiare di qualche raggio solare in più. Quando cambia l’ora? L’Italia opterà per l’abolizione dell’ora legale come auspicato dai Paesi del Nord Europa? È da anni che l’abolizione è al centro del dibattito politico, ma cosa potrebbe cambiare in definitiva? Facciamo chiarezza in merito allo spostamento delle lancette dell’orologio e quando si dovrà farlo.
Ora legale: tra poco si cambia. Ecco i benefici per le tasche e la salute degli italiani
Ora legale in arrivo: quando devono essere spostate le lancette?
Il cambio dell’ora scatta tra sabato 25 marzo e domenica 26 marzo 2023. Alle due di notte le lancette dell’orologio passeranno automaticamente alle 3 di notte. Di conseguenza, si dormirà un’ora di meno, ma si potrà godere di un’ora in più di sole.
L’ora legale sarà abolita?
Da anni i policy makers discutono su una possibile abolizione del cambio d’ora in Italia, ma sono i Paesi del Nord Europa ad essere i fautori di questa tesi. Gli Stati della Scandinavia, per la loro posizione geografica vicina alla calotta artica, non godono di alcun beneficio derivante nel cambio dell’ora, che conviene di più ai Paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo, tra cui l’Italia. Il cambio dell’ora continuerà anche nei prossimi anni.
Cambio ora legale: quali sono i benefici per la popolazione e per le attività?
Grazie al cambio dell’ora, le ore di luce solare coincidono con le ore di attività svolte dalla popolazione. Sul piano energetico il risparmio sull’utilizzo delle fonti di energia non rinnovabile è davvero elevato. Inoltre, sarà possibile beneficiare di una più elevata efficienza delle attività quotidiane, con maggiore produttività e rendimento. Senza ora legale, diverse ore di luce dell’alba non verrebbero sfruttate dalle attività che ricorrono ai turni di lavoro in determinate fasce orarie.
Il cambio dell’ora consentirà di risparmiare circa 5 terawattora di energia elettrica a livello nazionale. Ciò potrebbe consentire di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Come sottolineato dall’ISTAT, il cambio dell’ora conviene maggiormente ai paesi bagnati dalle acque del Mar Mediterraneo. Il cambio dell’ora consentirebbe di alleviare i disturbi del sonno, tra cui l’insonnia, favorendo l’equilibrio psicofisico. È quanto messo in evidenza da un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità.
