Nuove normative sulla trasparenza in Francia: l’origine della carne va segnalata per mense e ristoranti

L'obbligo vale per ristoranti e mense

Nuove normative sulla trasparenza in Francia: l’origine della carne va segnalata per mense e ristoranti

In Francia obbligo di tracciabilità della carne per mense e ristoranti. Lo stabilisce una norma pubblicata da poco sul Journal officiel del governo transalpino.

Nuove normative sulla trasparenza in Francia: l’origine della carne va segnalata per mense e ristoranti

Nuove normative sulla trasparenza in Francia: l’origine della carne va segnalata per mense e ristoranti

L’obbligo scatterà da marzo prossimo. Già dal 2012 in Francia si discuteva di introdurre l’obbligo di dichiarare la provenienza della carne nei restaurants e nelle mense pubbliche. Bene, ora l’obbligo è legge. Sui menu si dovranno indicare il Paese di origine della carne e quello di allevamento. La regola vale per qualunque tipo di carne.

È chiaro che si tratta di una disposizione che intende dare al consumatore uno strumento in più per orientarsi nella scelta di ciò che mette nel piatto, ma conoscendo i nostri “cugini” d’Oltralpe non si fa fatica a immaginare che la nuova norma possa diventare un modo per discriminare le carni non francesi…

Comunque, la logica della legge tiene anche conto del fatto che in un mondo globalizzato come il nostro a volte per gli esercenti è più conveniente acquistare carne straniera di quella nazionale, per quanto la cosa possa sembrare paradossale.

Sicché può accadere che anche in un Paese giustamente orgoglioso della sua cucina e dei suoi piatti a base di carne ci si possa imbattere in tagli che vengono da fuori dell’Esagono.

È un discorso che vale per tutti, anche per noi. Lo sapevate, per esempio, che molto del grano con cui viene fatta la “nostra” pasta proviene dall’estero?

Tornando Oltralpe, secondo i dati del Ministero francese dell’agricoltura, è di importazione addirittura la metà della carne consumata nelle mense scolastiche.

Il ministro Julien Denormandie ha dichiarato, a proposito della nuova norma: “È un modo per sostenere le nostre fattorie e mantenere il legame con gli allevatori, […] difendere la qualità del cibo, […] migliorare la qualità della carne servita ai bambini nelle mense scolastiche”.

Probabilmente anche da questa parte delle Alpi faremmo bene a seguire l’esempio della République.

 

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