Monete da 20 lire: se hai la fortuna di averne una così vale oltre 100.000 euro
Queste monete in lire PROVA valgono un bel “tesoretto”: ecco di quale lira stiamo parlando. Potresti averle in casa e non saperlo.
Capita di trovare qualche lira dimenticata nel cassetto tra le scartoffie, ma che valore può avere una moneta in lire? Gli esperti di numismatica sono sempre alla ricerca di oggetti preziosi e rari, che possono avere un valore inestimabile. La quotazione di una vecchia moneta non più in circolazione dipende dalla rarità, dal numero di esemplari coniati, dallo stato di conservazione, dal fatto che sia una moneta recante la scritta “PROVA”, dalla presenza di difetti ed errori di conio. Sono tantissimi i fattori che incidono sulla quotazione/valutazione di una moneta. C’è una moneta in lire molto ricercata dagli esperti di numismatica: se la trovi in qualche cassetto o in qualche portafoglio potrebbe renderci ricco. Ecco di quale moneta stiamo parlando e quanto vale.
Monete da 20 lire: se hai la fortuna di averne una così vale oltre 100.000 euro
Gli esperti di collezionismo e di numismatica sono sempre più alla ricerca di monete rare e preziose da conservare. Una moneta molto ricercata sono le 20 lire coniate nel 1968. Si tratta di una moneta in lire prodotta fin dalla seconda metà del XIX secolo e coniata in oro. Con la caduta della monarchia, questa moneta metallica è divenuta una moneta comune. Tutte le monete realizzate da metà anni Cinquanta fino al momento dell’introduzione dell’Euro, sono caratterizzate dalla presenza di un ramo di quercia presente sul lato principale dell’emissione. L’aspetto di questa moneta è stato più volte modificato nel corso dei decenni. Le monete 20 lire Quercia erano realizzate in bronzital, una lega di bronzo composta da rame e alluminio e, a partire dal 1968, è stato aggiunto il nichelio.
Moneta 20 Lire in epoca Repubblicana: le due versioni della moneta Quercia
Con la caduta della Monarchia sono state coniate due versioni della moneta da 20 Lire:
- una dal 1956 al 1959
- una dal 1968 al 1999.
Entrambe le versioni raffigurano una testa di donna ornata di spighe realizzate dall’autore Pietro Giampaoli. Il contorno fa la differenza: per la prima versione è rigato, mentre per la seconda versione è liscio.
E nel 1968? È proprio la moneta da 20 lire coniata nel 1968 che vale una vera fortuna.
Moneta 20 lire PROVA del 1968: vale una fortuna
La moneta da 20 lire recante la scritta PROVA sotto la scritta “L. 20” coniate nel 1968, hanno un valore davvero interessante per i collezionisti e gli esperti di numismatica. In circolazione ce ne saranno circa un migliaio di esemplari e hanno un valore interessante che va da circa 500 euro ad oltre mille euro. Gli esemplari più ricercati sono i “fior di conio”, che possono valere anche oltre 1000 euro. Un vero “tesoretto” per chi le ritrova in qualche cassetto. È possibile cercare o vendere queste monete su siti di e-commerce come Ebay o Etsy, ma esistono anche siti web specializzati per la compravendita di monete.
Monete da 20 lire: la più rara prima della repubblica
Questo taglio di moneta esisteva già da prima del passaggio alla Repubblica, e alcuni esemplari considerati rarissimi raggiungono ad oggi somme a dir poco faraoniche, e se si ha la fortuna di possederne una è un vero e proprio tesoro.
La più rara di tutte è la “20 lire Vittorio Emanuele III Elmetto o Cappellone” d’oro del 1828 nella sua versione di prova, su di un lato è presente il fascio, e sull’altro lato è incisa l’effigie del re Vittorio Emanuele III con un grosso elmetto in testa; la scritta “prova” che la differenzia dalle altre monete è stampata sul bordo. Un esemplare simile in ottime condizioni fu venduto ad una famosa asta per ben 151.800 euro, il valore di un immobile di buon livello.