Le ricette "originarie" della carbonara vi sorprenderanno

Le ricette “originarie” della carbonara vi sorprenderanno

Pare che la ricetta "classica" preveda - orrore! - sia la panna che il bacon

Le ricette “originarie” della carbonara vi sorprenderanno

In antico, quando si voleva mettere in chiaro che quello che si stava per raccontare era quanto meno dubbio e che comunque noi se ne voleva prendere le distanze, si cominciava con “dicitur”, “narratur” e così via. Andiamo dunque a scoprire i segreti che si celano agli albori di uno dei piatti italiani più famosi al mondo.

Si dice che, si narra che bla, bla…

Le ricette "originarie" della carbonara vi sorprenderanno

Le ricette “originarie” della carbonara vi sorprenderanno

Ma partiamo da un dato certo. Il 6 aprile scorso si è celebrato il Carbonara Day, giornata istituita da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation (che essendo istituzioni volte a tutelare l’italianità hanno un nome ovviamente inglese…) in onore di un piatto che più famoso non si può e che davvero si può considerare un simbolo della cucina del Bel Paese.

Ora, se siete dei puristi, non proseguite nella lettura. Perché potremmo essere costretti a scrivere che, per l’appunto, “si dice”, “si narra” che gli spaghetti alla carbonara avrebbero la loro origine in America, che fino a pochi decenni fa si preparavano con la panna, che negli anni Cinquanta c’era chi li preparava con la groviera e l’aglio.

Carbonari veri e patrioti

Ma prima di tutto, perché “carbonara”? Non ci sono certezze al riguardo, va detto. L’ipotesi più accreditata è che il nome si debba ai carbonai che nell’Ottocento sugli Appennini trasformavano la legna in carbone e che durante le pause si tiravano su con un piatto a base di cacio, uova, guanciale e lardo.

Secondo un’altra ipotesi, invece, il nome del piatto si dovrebbe a un oste romano che negli Anni ’40 del Novecento l’avrebbe così battezzato in onore del suo vecchio lavoro da “carbonaro”, oppure perché l’idea gli venne in capo mentre si trovava a Carbonia, in Sardegna, prima di approdare nella Città Eterna.

C’è anche chi tira in ballo la carboneria, i cui adepti venivano ospitati nella villa di una nobildonna del Polesine che avrebbe inventato la ricetta. Altri, più semplicemente, ritengono che il nome sia dovuto al pepe nero macinato, che ricorderebbe il nero del carbone.

Renato Gualandi

Secondo un’altra versione, la creazione della carbonara si dovrebbe a Renato Gualandi, chef di origine bolognese che nel 1944 venne ingaggiato per preparare un pranzo in occasione dell’incontro tra armate inglesi e americane a Riccione. «Gli americani avevano del bacon fantastico, della crema di latte buonissima, del formaggio e della polvere di rosso d’uovo», raccontò poi Gualandi: «misi tutto insieme e servii a cena questa pasta ai generali e agli ufficiali. All’ultimo momento decisi di mettere del pepe nero, che sprigionò un ottimo sapore.»

Ma c’è pure chi sostiene che sì, la carbonara sarebbe nata dalla mano di Gualandi, ma non in Romagna, bensì a Roma, quando al Gualandi sarebbe stata affidata l’incombenza di cucinare per un paio di generali alleati, uno inglese e l’altro americano.

Dicitur, narratur…