Investire: lo scenario che fa tremare i Btp

Investire: lo scenario che fa tremare i Btp

Investire: lo scenario che fa tremare i Btp

Le condizioni economiche mondiali e del nostro paese stanno mutando velocemente e di giorno in giorno si susseguono notizie diversificate. Se è vero che al momento dell’insediamento di Draghi lo spread era sceso a 90 punti ora è esploso fino a 200. Nel nostro paese si mostra sempre più lo spetro della recessione e ora che non siamo più protetti dalla BCE e con il rischio gas i BTp rendono il triplo dei Bund. Ma questo cosa significa? Si tratta di un’occasione o un pericolo?

Scopriamolo insieme.

Investire: lo scenario che fa tremare i Btp

Investire: lo scenario che fa tremare i Btp

Il balzo dello spread

Quando Mario Draghi è stato nominato presidente del Consiglio, lo spread è sceso a 90 punti. Ora, a differenza di un’anno la differenza fra il Btp decennale e il Bund tedesco ha toccato i 200 punti, oltre il doppio, con il titolo italiano che rende il 3,16%. Questo rendimento non è una buona notizia perchè indica che il debito pubblico è arrivato a 2700 miliardi di euro sul mercato. 

A spingere in alto lo spread italiano è il fatto che il debito si può sostenere quando c’è una buona crescita che assicura un andamento florido delle entrate fiscali.

Cosa significa questo per la nostra economia

Per una volta l’aumento del tasso italiano farebbe paradossalmente bene all’Italia. Questo perchè più lo spread italiano cresce più questo è un punto con convincerà Francoforte sulla necessità di alzare i tassi salvaguardando i debiti più fragili. Sostanzialmente un pò quello che avvenne nel 2015 quando Mario Monti ottenne acquisti massicci di titoli di stato per mettere in sicurezza l’Eurozona; in cambio la Germania pretese dai governi del Sud Europa il rispetto di regole fiscali stringenti.

L’economia tedesca

La Germania ad oggi appare disorientata e non più superpotenza di un tempo. Da una parte perchè al suo comando non c’è più Angela Merkel ma Olaf Scholz sostenuto da una coalizione eterogenea e dall’altra perchè i tedeschi stanno soffrendo i postumi della pandemia e l’embargo energetico. Tutti fattori questi che stanno portando l’inflazione tedesca ad arrivare a doppia cifra.

Ingoieranno il tetto allo spread o accetteranno tassi d’inflazione ancor più alti?