Hai un buono fruttifero in lire così? Il rimborso è una vera e propria fortuna
Poste Italiane ha riconosciuto ad un titolare dei buoni fruttiferi postali risalenti all’anno 1989 il rimborso pari a oltre 50.000 euro. Andiamo ad analizzare il caso nelle righe a seguire.
Hai un buono fruttifero in lire così? Il rimborso è una vera e propria fortuna
I Buoni Fruttiferi postali da sempre sono considerati dai risparmiatori uno dei migliori strumenti di gestione del risparmio. I buoni fruttiferi postali possono essere sottoscritti in due modi: la prima recandosi presso un ufficio postale, mentre la seconda sottoscrivendoli in forma telematica. Per quanto concerne i buoni fruttiferi postali sottoscritti fisicamente, è necessario riscuoterli entro una determinata scadenza e prima che sia maturata la prescrizione.
Tra la scadenza dell’ultima quota di interessi e il termine prescrizionale non possono trascorrere più di 10 anni. È necessario recarsi negli uffici postali con i buoni fruttiferi postali cartacei. Nel caso dei buoni dematerializzati, il rimborso degli interessi avviene in automatico. Ecco il caso di un risparmiatore che ha ottenuto il rimborso di oltre 50mila euro.
Buoni fruttiferi postali del 1989: il caso
Poste Italiane SPA ha riconosciuto il diritto di un risparmiatore residente in un Comune della Provincia di Avellino di riscuotere le somme aggiuntive pari a oltre 50mila euro. Al risparmiatore e detentore dei buoni fruttiferi postali da 2 e un milione di lire emessi 34 anni fa non era stata pagata integralmente la quota interessi riportata sul retro dei titoli.
Ciò a causa di una revisione dei rendimenti risalente all’anno 1986 e precedente alla propria sottoscrizione. Sul titolo fruttifero era riportato un timbro, che metteva in evidenza un avviso di modifica dei rendimenti.
Buono fruttifero postale emesso nel 1986: il rimborso da parte di Poste Italiane SPA
Dopo l’avvio del contenzioso da parte dei legali del risparmiatore, Poste Italiane ha previsto la prevalenza di quanto riportato sul buono fruttifero postale alle rettifiche apportate con il decreto emesso dal Ministero prima della sottoscrizione dello stesso. Poste Italiane ha riconosciuto la mancata comunicazione dei nuovi rendimenti e l’insufficienza del timbro.
Il risparmiatore è riuscito ad ottenere un rimborso di oltre 50mila euro in più rispetto al quantum corrisposto nella fase iniziale. È rilevante che i detentori dei buoni fruttiferi postali emessi dopo il mese di giugno 1986 controllino attentamente questi titoli fruttiferi per comprendere se esiste il diritto ad ottenere un ammontare superiore a quanto determinato da Poste Italiane SPA.