Fisco, cosa si rischia se non si paga l’Irpef?
Siamo nel bel mezzo della stagione fiscale e molti contribuenti hanno dubbi e difficoltà ad adempiere tutte tasse. Cosa si rischia se non si paga l’Irpef? Facciamo chiarezza.
Fisco, cosa si rischia se non si paga l’Irpef?
Il 31 maggio 2023 è scaduto il termine per procedere alla presentazione dei modelli precompilati. In questi giorni i contribuenti stanno ricevendo i primi rimborsi Irpef data l’assenza dei controlli. Per tutti gli altri contribuenti il rimborso Irpef dovrebbe arrivare a partire dal mese di agosto e si potrebbe protrarre entro la fine del mese di novembre. Gli ultimi a ricevere gli accrediti Irpef spettanti sono tutti i contribuenti privi di sostituto d’imposta. Nel caso in cui non si paghi l’Irpef quali sono le conseguenze? Facciamo chiarezza.
Chi dovrebbe pagare l’Irpef?
Prima di spiegare quali sono le conseguenze di chi non paga l’Irpef, è bene sapere chi dovrebbe pagare questa imposta. L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che deve essere pagata da tutti i cittadini sulla base del loro reddito derivante dal lavoro. Si tratta di un’imposta progressiva per scaglioni. Ciò implica che la percentuale di reddito da versare allo Stato incrementa in relazione al reddito percepito. Le aliquote di tassazione crescono in base ai diversi scaglioni di reddito.
Le modalità di pagamento dell’Irpef dipendono dalla tipologia di rapporto di lavoro del soggetto contribuente. I lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato non devono procedere al pagamento dell’Irpef in modo autonomo, ma tale adempimento viene svolto dal datore di lavoro. I lavoratori autonomi pagano l’Irpef in modo autonomo in sede di dichiarazione dei redditi e sulla base del reddito prodotto.
Cosa si rischia se non si paga l’Irpef?
Chiunque produce reddito, è chiamato a pagare l’Irpef. Attualmente è in discussione la riforma Irpef organizzata in tre scaglioni. Nel caso in cui si eluda il pagamento dell’Irpef oltre la data di scadenza il contribuente deve pagare le sanzioni e gli interessi moratori. L’Agenzia delle Entrate procede all’invio delle notifiche e dei solleciti.
Il protrarsi del mancato adempimento comporta il pignoramento dei beni, oltre alle azioni legali per il recupero degli importi. Per procedere al pagamento dell’Irpef a debito è possibile rateizzare l’imposta. Il mancato pagamento dell’Irpef comporta la difficoltà ad ottenere un prestito da parte delle banche.