È arrivata questa email di Poste? Attenzione, è una truffa

È arrivata questa email di Poste? Attenzione, è una truffa

È arrivata questa email di Poste? Attenzione, è una truffa

Ultimamente si stanno intensificando fra gli utenti numerose segnalazioni di nuove modalità di truffa via email, finte comunicazioni di Poste Italiane sotto forma di messaggi di posta elettronica dove in allegato è presente un link sul quale cliccare. Fidatevi, sarà meglio evitare di farlo. Ma vediamo nel dettaglio di che si tratta e come si evolve questa nuova truffa che strumentalizza il nome di Poste italiane.

È arrivata questa email di Poste? Attenzione, è una truffa

È arrivata questa email di Poste? Attenzione, è una truffa

Nonostante i numerosi inviti precauzionali degli esperti a non aprire email sospette, purtroppo il fenomeno delle truffe via email, sms e whatsapp continua a dilagare. Chiaramente a loro insaputa sono coinvolti nominativi illustri come Poste Italiane, Amazon e talvolta istituti bancari che vengono strumentalizzati per attrarre l’attenzione degli utenti che, ritrovandosi queste email nella loro casella di posta elettronica, sono tentati di aprirle per controllare il contenuto, convinti che siano comunicazioni in via ufficiale.

Purtroppo il più delle volte sono tentativi di rubare dati sensibili da parte degli hacker che, tramite queste forme di phishing riescono a rilevare i dati di loro interesse, e le conseguenze di ciò potrebbero rivelarsi molto spiacevoli.

Ma tornando alla nuova truffa tramite il nominativo di Poste Italiane, sempre più spesso si ricevono email che citano fantomatici pacchi da ritirare, invitando a cliccare un link che riporta ad una pagina fasulla di Poste Italiane; il trabocchetto mira – tramite l’inserimento dei vostri dati all’interno della pagina – a rubare i vostri dati, e nel caso fosse stata pervenuta una email simile anche a voi, l’invito è quello di cestinare il contenuto spam, ed in caso di dubbi sulla bontà della comunicazione, rivolgetevi sempre al supporto del call center di Poste o all’addetto in ufficio postale.

Inutile sottolineare l’estraneità della società Poste Italiane, che solitamente non invia mai comunicazioni dove viene richiesto al cliente di inserire dati personali.

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