Debiti col fisco: ecco come controllare la propria posizione

Debiti col fisco: ecco come controllare la propria posizione

Debiti col fisco: ecco come controllare la propria posizione

Pagare le tasse sarà anche “una cosa bellissima”, come diceva quello (Padoa-Schioppa), ma diciamo la verità, la maggior parte di noi lo fa obtorto collo. Come andare dal dentista: leviamoci questo dente e non pensiamoci più (o almeno fino alla prossima volta). Nelle righe a seguire andremo a scoprire qual’è la nostra posizione nei confronti del fisco.

Debiti col fisco: ecco come controllare la propria posizione

Debiti col fisco: ecco come controllare la propria posizione

Si tratta di un dovere in effetti così poco piacevole che a volte è anche possibile dimenticarsene e quindi violare la legge, sia pure senza volerlo. Cosa fare se succede una cosa del genere? La soluzione ce l’ha l’Agenzia delle Entrate: una volta fatti tutti i controlli sul debitore, spedirà un richiamo al diretto interessato.

Che si tratti di dimenticanza o di scelta, un mancato pagamento può diventare una cosa seria e che va risolta quanto prima.

Ma niente paura, se per caso avete il dubbio di aver saltato un adempimento fiscale, ve ne potete accertare in maniera abbastanza facile consultando la vostra posizione mediante accesso al sito della Agenzia delle Entrate. Occorreranno ovviamente delle credenziali di accesso, per esempio lo SPID, che potete farvi dare in qualunque ufficio postale.

In fondo non è affatto strano, dato che ognuno di noi ormai lascia tracce digitali per ogni dove. Tra queste ovviamente ci sono anche quelle che lasciamo nei computer dell’Agenzia delle Entrate.

In effetti ognuno di noi viene controllato dagli enti pubblici e ha una propria posizione dinanzi al Fisco, che varia a seconda se i pagamenti siano stati adempiuti o no. E quindi ciascuno di noi può controllare online la propria posizione debitoria verso il Fisco, controllando i dati sul portale dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione a questo indirizzo. Chiaro che per farlo, come s’è anticipato, è necessario autenticarsi con un’identità digitale valida e riconosciuta.

Più in concreto sono indispensabili la Carta d’identità elettronica, CIE, la Carta Nazionale dei servizi, CNS, o il Sistema Pubblico di Identità Digitale, il già citato SPID. A far data dal primo ottobre 2021, i professionisti e le imprese hanno potuto accedervi con codice fiscale, password e codice PIN. La regola vale sia per il sito Internet della Riscossione sia per il sito dell’Agenzia delle Entrate.