Dagli straordinari alla tredicesima detassata: quali miglioramenti ci attendono in busta paga

Dagli straordinari alla tredicesima detassata: quali miglioramenti ci attendono in busta paga

Dagli straordinari alla tredicesima detassata: quali miglioramenti ci attendono in busta paga

Così come promesso in campagna elettorale il governo di Giorgia Meloni intende lasciare più potere d’acquisto ai cittadini, ed un prezioso strumento che potrebbe contribuire alla realizzazione di questo intento è proprio la detassazione degli stipendi. Scopriamo tutto nelle righe a seguire.

Dagli straordinari alla tredicesima detassata: quali miglioramenti ci attendono in busta paga

Dagli straordinari alla tredicesima detassata: quali miglioramenti ci attendono in busta paga

Il nuovo Ddl ha incassato il sì del parlamento: stiamo parlando di ben 23 articoli che disciplineranno il sistema impositivo riformulando il rapporto tra il lavoratore e lo Stato. Nei piani del governo c’è sempre l’obiettivo di arrivare alla famosissima flat tax superando l’attuale IRPEF; questo lo si potrà fare in maniera graduale, così come spiegato dal viceministro Maurizio Leo.

Al momento i primi cambiamenti riguarderanno gli straordinari e la tredicesima, che proprio sulla base alle linee guida del Ddl approvato saranno detassati. Le prime avvisaglie del cambiamento dunque dovremmo vederle entro fine anno, quando il Governo avrà possibilità di dare ai cittadini un esempio concreto di coerenza tra parole e fatti. L’obiettivo finale comunque resta quello di detassare l’intero stipendio, ma al momento mancano le risorse finanziarie, e proprio per questo si è messa in campo l’ipotesi di alleggerire quanto meno gli straordinari e la tredicesima mensilità, così facendo si spera di dare più soldi in busta paga ai lavoratori, così che possano raggiungere un potere d’acquisto maggiore.

Questo discorso è valido soprattutto per quanto riguarda la tredicesima che tantissimi lavoratori – per lo meno quelli che non hanno richiesto di percepirla mensilmente – si ritroveranno ad averla durante il periodo natalizio, favorendo così il potere d’acquisto. Per quanto riguarda gli straordinari invece, il discorso è ben diverso. Sappiamo tutti che spesso non conviene lavorare ore in extra poiché ,tra IRPEF e contributi previdenziali si rischia di percepire un importo relativamente inferiore alle aspettative, e in quel caso il gioco non vale la candela.

Detassazione sul reddito da lavoro: il piano del governo

Alla luce di ciò, il governo ha pensato di detassare anche gli straordinari, così da invogliare il lavoratore a svolgere ore supplementari sul proprio posto lavoro in cambio di una retribuzione meno asfissiata dalla morsa delle ritenute. Al momento dunque vedremo abbassarsi ulteriormente l’aliquota IRPEF ma non sappiamo se il governo riuscirà ad attivare la famosa flat tax al 15% anche per i dipendenti di azienda così come è già stato per i lavoratori autonomi; facendo un esempio, possiamo dire che più lavori e più lo stato ti viene incontro dal punto di vista delle ritenute, mentre ad esempio nei casi di una tredicesima da €3000 si dovrà riconoscere allo stato sotto forma di tasse solo €450, questo per i redditi fino a €39.000, al dispetto dei € 1050 da versare com’è stato sino ad oggi.

Facendo quattro calcoli, si avrebbe così un risparmio di €600 che restano nella tasca del lavoratore e che possono favorire il potere d’acquisto. È dunque ben noto a tutti che questo governo non vede di buon occhio i sussidi, e che presto anche quelli erogati una tantum saranno soppiantati da agevolazioni fiscali che favoriscono il lavoro. Questo è solo un primo passo legato ad un piano fiscale ben più ampio, se tutto andrà bene e il Governo manterrà le sue promesse, dovrebbero manifestarsi i frutti di questo lavoro entro il 2027, data fissata per la scadenza della legislatura.