Conti correnti: attenzione a queste brutte sorprese sulla giacenza. Ecco come evitarle

Conti correnti: attenzione a queste brutte sorprese sulla giacenza. Ecco come evitarle

Conti correnti: attenzione a queste brutte sorprese sulla giacenza. Ecco come evitarle

Ormai neppure il conto in banca fugge alle logiche perverse dell’inflazione. Come tutti i costi, negli ultimi 12 mesi è aumentato pure quello per la tenuta dei conti.

Quel che è peggio è che spesso molti servizi che prima erano compresi nell’abbonamento oggi devono essere pagati a parte.

Conti correnti: attenzione a queste brutte sorprese sulla giacenza. Ecco come evitarle

Conti correnti: attenzione a queste brutte sorprese sulla giacenza. Ecco come evitarle

Quando in banca si superano i 5 mila euro di giacenza sul conto o sui libretti di risparmio arriva puntuale la stangata da parte dello Stato. Ma come funziona questa “stangata” e come si può fare per evitarla.

Come funziona e come evitarla

Un modo può essere aprire un conto corrente on line, che in teoria dovrebbe costare di meno rispetto a uno ordinario, ma spesso c’è il problema che non offre gli stessi servizi e c’è l’ovvio fattore della mancanza di una interazione con l’operatore umano.

Ma sia che ci si rivolga un conto corrente tradizionale oppure a un conto corrente online, se si superano i 5 mila euro di giacenza c’è da pagare un fio.

Il punto è che tutti i conti correnti italiani che abbiano una giacenza maggiore ai 5.000 euro sono tenuti a pagare l’imposta di bollo. È la legge e quindi non si sfugge. L’imposta di bollo ammonta a poco meno di 40 euro all’anno per i correntisti privati e 100 euro per le imprese.

Come sfuggire alla gabella

Nella giacenza si calcola il denaro liquido che c’è a disposizione sul conto, ma non quello che eventualmente abbiamo investito. Insomma, il “trucco” è tenere la giacenza sotto i 5 mila euro è investire l’eccedenza, per esempio in buoni postali fruttiferi, se il conto è postale, oppure con le molte altre forme di investimento che possono offrire le banche.

C’è da precisare che determinate tipologie di conto deposito, libretto o conto corrente da contratto non sono assoggettate all’imposta su descritta, perché determinate a specifiche condizioni quali somma vincolata e tempistiche. Ovviamente prima di sottoscrivere qualunque proposta è sempre fortemente consigliato leggere per bene il contratto di stipula.

Se può interessarti, abbiamo parlato dei migliori conti deposito disponibili al momento a questo indirizzo. Buona lettura!