Cento lire: se ti ritrovi ancora questa sei fortunato, vale fino a 40.000 euro
Foto di una 100 lire. Adobe

Cento lire: se ti ritrovi ancora questa sei fortunato, vale fino a 40.000 euro

Cento lire: se ti ritrovi ancora questa sei fortunato, vale fino a 40.000 euro

Oggi andremo alla scoperta di alcune delle versioni più rare della moneta da 100 lire in un viaggio nel mondo numismatico, basandoci sulle perizie degli esperti. Magari dopo aver letto l’articolo scoprite di averne una in casa, e se così fosse siete davvero fortunati! Scopriamolo nelle prossime righe.

Cento lire: se ti ritrovi ancora questa sei fortunato, vale fino a 40.000 euro
Foto di una 100 lire. Adobe

Cento lire: se ti ritrovi ancora questa sei fortunato, vale fino a 40.000 euro

Inizieremo il nostro viaggio dal passato più recente, quindi inizieremo con l’analizzare i pezzi più rari per quel che riguarda gli esemplari da 100 lire del periodo della Repubblica.

100 lire Minerva, gli esemplari più rari

La 100 lire “Minerva” è senz’altro una delle monete più iconiche della storia numismatica italiana. Famosissima e longeva, è stata coniata dal 1954 fino al 1989; successivamente venne sostituita dalla versione “piccola”. Sul dritto è rappresentata una testa laureata, sul rovescio possiamo trovare la dea Minerva dalla quale prende il nomignolo questa moneta.

L’esemplare più raro in assoluto è la 100 lire Minerva “prova” del 1954, questa moneta ha un segno distintivo che la rende davvero rarissima, di fatto è classificata R3 nel panorama numismatico, si tratta di una piccola scritta “prova” sul bordo. Se siete in possesso di un esemplare in condizioni perfette, i siti numismatici più autorevoli la quotano a 3.000 euro. Degna di nota anche la 100 lire del 1955, quotata quasi 1.000 euro per via della bassissima tiratura prodotta in quell’anno.

100 lire periodo della Monarchia. Uno degli esemplari più rari

Credit Wikipedia

Uno degli esemplari più rari della moneta da 100 lire – oltre ad essere uno degli esemplari più rari di moneta italiana – è la 100 lire Vittorio Emanuele II in oro coniata dal 1864 fino al 1878. La moneta presenta su di un lato l’effigie di Vittorio Emanuele II, mentre dall’altro lato è possibile trovarci lo stemma sabaudo con una corona apposta in alto.

Coloro che hanno la fortuna di possedere un esemplare simile in fior di conio, sono veramente fortunati. Sui siti più accreditati non si scende al di sotto dei 40.000 euro per un pezzo del genere, considerato di assoluta rarità. Ogni collezionista ne vorrebbe uno nella propria collezione.