CDS: come funzionano e perché non garantiscono l'esonero da rischi sui BTp

CDS: come funzionano e perché non garantiscono l’esonero da rischi sui BTp

CDS: come funzionano e perché non garantiscono l’esonero da rischi sui BTp

Stai cerando una soluzione sicura per investire? Scopri cosa sono i CDS – Credit Default Swaps e scopri perchè non sempre questi titoli riescono ad assicurarti e coprirti dai rischi dei titoli di debito.

CDS: come funzionano e perché non garantiscono l'esonero da rischi sui BTp

CDS: come funzionano e perché non garantiscono l’esonero da rischi sui BTp

CDS: che cosa sono

L’acronimo CDS ovvero Credit Default Swaps indica dei titoli derivati che sono nati per assicurare gli obbligazionisti contro eventuali perdite avvenute a causa di un “evento creditizio” avverso dell’emittente dei bond. Spiegato in parole “povere” i CDS servono a coprire gli investimenti in caso di default. Ma siamo sicuri che sia davvero così?

Quando sono nati i CDS

Come strumento di tutela sono piuttosto recenti. La loro nascita risale infatti agli anni 90 per volontà della banca d’affari americana JP Morgan. Si tratta di titoli vigilati dall’International Swaps and Derivatives Association (ISDA). L’ente che li ha creati non è quindi un’ente governativo o parastatale con solo fine di tutelare i cittadini. Ecco quindi che viene facile capire come questo strumento negli anni sia diventato amato da chi vuole attuare delle speculazioni, vale a dire a consentire a chi li emette di guadagnare da un rialzo dei prezzi.

Perchè non tutelano i risparmiatori ed investitori

Come abbiamo detto i CDS funzionano solo se viene fatta una dichiarazione formale di default. Evento questo che risulta essere sempre più raro perchè i governi sull’orlo del crac sempre più spesso giungono a un accordo di ristrutturazione del debito con i creditori, evitando il default formale.

Un esempio eclatante è quello della Grecia nella primavera del 2012. Il valore nominale del bond è stato ridotto del 53,5%, pari a ben 107 miliardi di euro, nonché allungamento della durata a 11-30 anni. Non essendo stato dichiarato in alcun modo lo stato di default tutti gli obbligazionisti ed investitori non hanno potuto rivalersi sui CDS.

CDS come strumento di speculazione

Lo strumento viene acquistato, a caro prezzo, dagli investitori per tutelarsi da eventuali rischi di default. Chi lo vende, garantisce che se scatta il default (che non scatta ormai quasi più), i pagamenti sarebbero salvi. 

Tirando le somme e considerando che, ad esempio, in questi giorni, il CDS a 5 anni sui BTp è di 100 punti base, si capisce come questo sia sempre più uno strumento più speculativo che di tutela.

A titolo di confronto indichiamo che il CDS si assesta, sempre in questo momento in cui scriviamo, intorno ai 14 punti base per la Germania, ai 26 per la Francia e sopra 40 per la Spagna.

Il motivo di questa disparità? Il debito pubblico italiano è considerato più rischioso rispetto a quello di altri stati.

 

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