Bonus per partite iva e dipendenti da 800 e 550 euro in scadenza. Ecco come richiederlo
Per una determinata platea di lavoratori e per i possessori di P. Iva c’è la possibilità – entro e non oltre il prossimo 15 di dicembre – di sfruttare un bonus rispettivamente di 800 e 500 euro. Scopriamo come fare richiesta e chi può accedervi nelle righe a seguire.
Bonus per partite iva e dipendenti da 800 e 550 euro in scadenza. Ecco come richiederlo
Gran parte dei contribuenti spesso non è a conoscenza della possibilità di accedere a bonus e contributi speciali o ordinari erogati da Stato o enti pubblici e privati. Questo sussidio per i lavoratori part-time ad esempio non è molto conosciuto, ne tanto meno il sostegno per i liberi professionisti in difficoltà che hanno bisogno di ulteriore sostegno al reddito. I bonus richiedibili sono – come scrivevamo poc’anzi da 550 euro per i lavoratori part-time e 800 euro per le partite iva. Un ulteriore perfezionamento di questi bonus arriva quest’anno con l’ampliamento ad una platea più estesa, ma bisogna affrettarsi, sarà possibile richiederli solo entro il 15 del mese corrente.
Bonus 550 euro per i lavoratori part-time. Come funziona?
Questo bonus è pensato per dare sostegno a una particolare fetta di lavoratori part-time, e cioè quelli impegnati solo in alcuni periodi nel corso di un anno, l’emolumento dunque sarà da supporto economico per il periodo nel quale il lavoratore non è impegnato. Questo bonus è richiedibile una sola volta e a questo strumento può avere accesso solo chi è dipendente di aziende private. Come scrivevamo precedentemente, la platea è stata allargata, quindi i beneficiari non saranno i soli “contratti verticali” come lo era stato in precedenza, ma tutti i tipi di contratti part-time. Per questo bonus la data di scadenza è il 15 di questo mese e sarà possibile trovare tutte le informazioni su eventuali requisiti specifici o fare domanda sull’apposita piattaforma Inps.
Bonus 800 euro Partite Iva
Il bonus 800 euro per P. Iva o Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa vide la luce nel 2021 ed è una misura volta al contrasto della crisi economica per tutti i contribuenti titolari di partita iva. Questa misura è anch’essa “una tantum”, può essere richiesta dunque una sola volta nell’arco del triennio trascorso (2021 – 2023), quindi, per chi ne ha già fruito, non sarà possibile farlo ancora. Per accedere a questo sussidio, il reddito da lavoro non deve superare gli 8.972 euro per quanto riguarda i dati dell’anno precedente, inoltre sarà indispensabile documentare un effettivo calo del fatturato quantificabile in un 50% prendendo come forbice temporale l’ultimo triennio.
Con la nuova legge di bilancio cambiano i limiti: saranno elevati a 12.000 euro ma i dati in calo sul fatturato verranno ampliati al 70% di calo. Gli esclusi da questo sussidio sono tutti i liberi professionisti che non sono in regola coi versamenti all’erario e non sono iscritti alla Gestione Separata Inps. A rientrare nell’esclusione sono anche tutti coloro che hanno ulteriori redditi come quello dipendente, pensionistico etc..
L’importo del bonus potrebbe variare in una forbice che va da un minimo di 250 euro ad un massimo che, come si diceva è di 800, in base al fatturato dichiarato; la richiesta e la documentazione va presentata sulla piattaforma apposita del sito Inps, dove a seguito di controlli incrociati col fisco, approverà o rigetterà la domanda.