Bollo Auto arretrato di un anno: cosa succede e quali sono le conseguenze?
Una delle tasse più odiate è il Bollo Auto, ma cosa succede nel caso di omesso o ritardato versamento della tassa automobilistica? Ecco quali sono le conseguenze economiche.
Bollo Auto arretrato di un anno: cosa succede e quali sono le conseguenze?
In effetti, c’è molta preoccupazione sul Bollo Auto: gli automobilisti temono una vera e propria stangata. Il bollo auto va pagato dal proprietario del veicolo, indicato dal PRA (o anche nei registri dell’Archivio Nazionale della Motorizzazione). Molti si chiedono cosa accada nel caso in cui si ometta il pagamento del bollo auto per 12 mesi. In fin dei conti, è possibile dimenticarsi di adempiere questa tassa automobilistica dato che la scadenza cade una volta all’anno.
Ogni proprietario di una vettura ha tempo fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Il Bollo Auto viene calcolato dall’Aci in base alle caratteristiche dell’autoveicolo da tassare, in particolare per quanto concerne la potenza del motore.
Bollo Auto arretrato di un anno: cosa succede?
Bollo auto non pagato: cosa dice la normativa tributaria?
Non adempiere il bollo auto costituisce un illecito tributario. Di conseguenza, il proprietario della vettura che non paga il bollo auto deve pagare le sanzioni pecuniarie, il cui importo è tanto maggiore quanto più elevato è il ritardo.
Chi si accorge immediatamente del mancato pagamento del Bollo Auto può beneficiare del ravvedimento operoso, che consente di regolarizzare i versamenti insufficienti o omessi, riducendo le sanzioni.
Ritardato pagamento del Bollo Auto: quali sono le sanzioni irrogate?
Nel caso in cui si dimentichi il pagamento del bollo auto, le sanzioni irrogate aumentano in base alla durata del ritardo. Nel caso in cui il pagamento del bollo auto venga effettuato entro 2 settimane dalla scadenza del periodo di tolleranza, è previsto il “ravvedimento veloce”. Nel caso in cui il pagamento venga effettuato con un ritardo superiore a 14 giorni ma non oltre 30 giorni, scatta il “ravvedimento breve”.
Il ravvedimento medio scatta per un ritardo superiore a 30 giorni ma non oltre 90 giorni. Il ravvedimento lungo scatta se il ritardo supera i 90 giorni ma non supera i 365 giorni. Il ravvedimento biennale scatta se il pagamento viene effettuato dopo la scadenza del primo anno, ma entro il secondo anno. Il ravvedimento operoso non viene applicato se il pagamento viene effettuato dopo 2 anni dalla scadenza.
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