"Bisogni degli animali domestici rischio ecologico". L'avviso degli scienziati

“Bisogni degli animali domestici rischio ecologico”. L’avviso degli scienziati

“Bisogni degli animali domestici rischio ecologico”. L’avviso degli scienziati

Siamo sempre stati abituati a vedere i quattro zampe come i nostri più grandi amici, come parte integrante della famiglia. Mai avremmo immaginato che questi potessero essere un problema per l’ambiente. 

Vediamo perchè cani e gatti sono un problema per l’ecosistema.

"Bisogni degli animali domestici rischio ecologico". L'avviso degli scienziati

“Bisogni degli animali domestici rischio ecologico”. L’avviso degli scienziati

Cani e gatti responsabili dell’inquinamento

Uno studio recente indica che cani e gatti sono responsabili di circa l’1,5% delle emissioni statunitensi di metano e protossido di azoto. La loro dieta da sola rappresenta fino al 30% dell’impatto ambientale di tutta la produzione animale, in termini di uso di terra, acqua, combustibili fossili, fosfati e biocidi.

Ma non solo!

Secondo uno studio condotto dalla belga Ghent University, gli escrementi dei nostri amici a quattro zampe rappresentano un elemento di disturbo per la fauna selvatica. Urina e feci dei nostri amici animali domestici inquinano. Lo studio ha rilevato che in quattro riserve naturali dell’area di Gand erano presenti ben 11,2 kg di azoto e 4,88 kg di fosforo per ogni ettaro.

Questi dati sono, secondo gli studiosi, un grande problema in cado di scombinare gli equilibri naturali. 

Limitare le feci ad un unica zona?

Se stai pensando che sarebbe meglio tenere i cani al guinzaglio e far loro fare i loro bisogni in un’unica area definita, beh sappi che questa non è la soluzione giusta. Gli studiosi hanno rilevato che se i proprietari avessero tenuto al guinzaglio le loro bestiole e quindi convenuto di far depositare i loro escrementi tutti in un’unica zona, il risultato sarebbe stato peggiore:  175kg di azoto e 73kg di fosforo.

Nel nostro scenario in cui tutti i cani erano tenuti al guinzaglio, abbiamo scoperto che in queste aree concentrate attorno ai sentieri, gli apporti di nutrienti sia di azoto che di fosforo superavano i limiti legali per la fertilizzazione dei terreni agricoli” dice Pieter De Frenne, ingegnere bioscientifico dell’Università di Ghent che ha preso parte alla ricerca.

Raccogliere le feci dei nostri amici animali: ecco la soluzione

Secondo gli studiosi l’unica soluzione possibile sarebbe quella di tenere i nostri amici al guinzaglio e raccogliere le loro feci. In questo modo si avrebbe una riduzione dell’inquinamento nell’ordine del 56% per l’azoto e del 97% per il fosforo.

Quando è grave il problema

In Europa sono presenti 87 milioni di cani che espletano deiezioni pluri-quotidiane. Siamo quindi difronte a numeri molto elevati che potrebbero causare un vero e proprio rischio ambientale.

Livelli di nutrienti più elevati portano a una maggiore crescita delle piante, principalmente da parte di un numero limitato di specie che richiedono nutrienti che supereranno gli specialisti, in particolare sottraendo la luce disponibile, causando la perdita di specie vegetali e l’omogeneizzazione delle comunità vegetali” affermano gli autori dello studio.