Beffa pensioni: ecco cosa è successo questo gennaio per le riscossioni
Per questo gennaio erano attesi i famosi aumenti delle pensioni, ma sembra proprio che qualcosa sia andato storto beffando così tantissimi utenti in attesa del pagamento di gennaio più ricco, ed impedire loro di quantificare l’incremento economico ricevuto. Scopriamo tutto all’interno dell’articolo di oggi.
Beffa pensioni: ecco cosa è successo questo gennaio per le riscossioni
Alla luce del fatto che nel 2022 l’aumento dell’inflazione è stata del 12% il costo della vita è diventato veramente insostenibile. Per quanto riguarda il mese di ottobre, l’inflazione era arrivata al 7,3% e per le nuove pensioni percepite da gennaio si attendeva una rivalutazione del +5,3% così da potersi adeguare all’aumento generalizzato dei beni di consumo e della vita in generale.
Tuttavia, nonostante la presa di coscienza da parte dello stato, gli scaglioni di aumento sono stati vagliati dall’attuale governo Meloni e valutati al ribasso per mancanza di Fondi in Legge di Bilancio. Nonostante questo però, erano attesi comunque degli aumenti che non sono arrivati per tutti, poiché proprio per effetto della Legge di Bilancio molti provvedimenti sono rimasti in bilico fino all’ultimo momento.
Comunque non ci sarà da disperarsi, perché nel mese di febbraio sono attesi oltre che gli aumenti, anche gli arretrati a gennaio. Dunque sarebbe stata solo una scarsa platea a vedersi accreditati gli importi maggiorati, si è trattato – secondo fonti del Governo – solo di coloro che percepiscono un assegno fino a 4 volte il valore dell’assegno minimo.
Tutto sarà spostato al mese di febbraio
Quindi da febbraio si avrà finalmente il così tanto atteso aumento generalizzato delle pensioni, in modo da cercare di far fronte – anche se in piccola parte – all’aumento del costo della vita oramai generalizzato.
Non bisogna aspettarsi importi esorbitanti, ma un piccolo ritocco sicuramente. Si spera per un futuro prossimo, che il governo riesca a trovare i fondi necessari per adeguare le pensioni effettivamente a quanto dovrebbero essere, così da permettere a molti una vita più dignitosa, e che dia la possibilità di fronteggiare gli aumenti dettati dall’attuale conflitto al quale stiamo assistendo, e che sta mortificando oltremodo il potere economico delle famiglie italiane.