Autovelox “troppo” efficienti? Quando gli enti devono fare dietrofront
Se l’autovelox è troppo “bravo”, può diventare un problema. Questo perché, specie per i piccoli Comuni, se le multe per eccesso di velocità elevate con queste macchinette sono troppe, le spese di notifica agli automobilisti possono diventare insostenibili. Insomma, è uno di quei casi in cui, proverbialmente, il gioco non vale la candela.
Un esempio lampante è quello di Smirra, una frazione di Cagli, cittadina in provincia di Pesaro/Urbino. Il Resto del Carlino ha riportato questo caso in cui la comandante della polizia municipale, Francesca Catullo, ha fatto sapere che di fatto il rilevatore di velocità ha superato le aspettative:
“Pensavamo di toccare quota 108 mila euro annui di incasso dalle sanzioni, Invece in due mesi e mezzo siamo già a 800mila euro di introiti”.
Autovelox “troppo” efficienti? Quando gli enti devono fare dietrofront
Direte voi, dov’è il problema? Lo spiega la comandante:
“Questo ci ha travolto di lavoro e di preoccupazioni, e sono già arrivati i primi otto ricorsi al giudice di pace. Sarà il legale della ditta installatrice a tutelarci, ma noi rimaniamo sempre in 5 al comando della polizia locale e dobbiamo controllare sanzione per sanzione, violazione per violazione”.
Uno potrebbe anche dire “Hai voluto la bicicletta, mo’ pedala!”, ma sarebbe ingeneroso nei confronti della comandante e dei suoi colleghi. La “colpa”, se proprio volgiamo parlare di colpa, è stata semmai dell’amministrazione comunale, che ha preso la decisione di installarlo l’autovelox.
L’autovelox in questo caso sarà revocato
Il comando della polizia locale del piccolo Comune marchigiano inoltre si è ritrovato a gestire anche un altro problema, quello delle notifiche. Per ogni multa il costo è di circa 24 euro, di cui 12 incassati dall’azienda proprietaria dell’autovelox e gli altri dalle Poste.
La ditta proprietaria dell’autovelox nel mentre ha già maturato il diritto a ricevere 324 mila euro, indipendentemente dal fatto che la multe siano pagate o no. A pagare è il Comune di Cagli. Il costo così alto è il frutto, spiega la comandante Catullo, di un calcolo che si è rivelato sbagliato. Si pensava che
“le multe fossero poche, invece sono tantissime. Dobbiamo cambiare i termini dell’appalto, e la stessa ditta si è detta d’accordo. Loro continueranno fino a quando non ci sarà il nuovo vincitore della gara”.