Aumento del costo bolletta. Problemi in arrivo: cosa succederà secondo Arera

Aumento del costo bolletta. Problemi in arrivo: cosa succederà secondo Arera

L'Autorità invoca provvedimenti straordinari

Aumento del costo bolletta. Problemi in arrivo: cosa succederà secondo Arera

Se non si metterà mano al sistema degli approvigionamenti di energia da parte del Governo, per le famiglie italiane si prospetta la possibilità di un nuovo salasso per le bollette di luce e gas, un esborso di fronte al quale gli aumenti degli ultimi mesi sembreranno solo un antipasto.

Aumento del costo bolletta. Problemi in arrivo: cosa succederà secondo Arera

Aumento del costo bolletta. Problemi in arrivo: cosa succederà secondo Arera

A dichiararlo nero su bianco è Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha lanciato l’allarme in una segnalazione al Parlamento italiano.

Secondo Arera, se le quotazioni del gas dovessero mantenersi ai livelli correnti (più di 200 euro al megawattora), per il prossimo trimestre ottobre – dicembre 2022 si dovrebbe assistere a un ulteriore aumento delle bollette per le famiglie, stimabile addirittura nel 100 per cento rispetto al trimestre in corso.

Secondo Arera questi aumenti potrebbero essere contenuti solo in parte marginale dai provvedimenti già previsti a opera del Governo: Arera afferma dunque che è necessario mettere mano a misure diverse e urgenti e segnatamente straordinarie.

Del resto, a livello nazionale e della Unione Europea, il prezzo del gas naturale è lievitato a più del doppio rispetto ai livelli che toccava qualche mese fa, che tra l’altro erano già molto elevati, e circa dieci volte i prezzi medi degli ultimi cinque anni

Una situazione già drammatica dovuta “all’’ormai conclamato uso del gas quale strumento di pressione sulle economie europee”, spiega Arera,  e che rischia di portare al fallimento molti utenti non domestici e molte famiglie in una situazione come minimo molto difficile.

Arera  rammenta che è “fondamentale attuare misure intese a ripristinare un equilibrio tra domanda e offerta. Da un lato questo si può ottenere attraverso una “riduzione della domanda su base volontaria” (insomma misure di risparmio adottate su base volontaria dalle famiglie: per esempio diminuire di un grado della temperatura di riscaldamento delle stanze). Dall’altro “attraverso l’identificazione di meccanismi per la gestione di interventi di contenimento della domanda in caso di emergenza” (che non si capisce bene che cosa voglia dire: razionamento?).

“Tali misure dovrebbero essere considerate congiuntamente all’introduzione di tetti temporanei ai prezzi all’ingrosso del gas naturale nel mercato europeo”, la conclusione di Arera.